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Rapporto Unicef: “Mortalità infantile dimezzata nel mondo, ma rimane un luogo profondamente ingiusto per i poveri”

ROMA - "In poco più di una generazione, il

Pubblicato:20-11-2015 12:19
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 21:36

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Giornata-Internazionale-dei-Diritti-dell’Infanzia-e-dell’Adolescenza-634x396-300x187ROMA – “In poco più di una generazione, il mondo ha dimezzato il tasso di mortalità infantile, fatto iscrivere più del 90% dei bambini alla scuola primaria e aumentato di 2,6 miliardi il numero di persone che hanno accesso all’acqua potabile“, lo ha detto il direttore generale dell’Unicef, Anthony Lake, lanciando oggi il nuovo rapporto ‘Per ogni bambino la giusta opportunità’, in occasione della Giornata mondiale dell’infanzia e del 26° anniversario dell’approvazione della Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’adolescenza. Ma il mondo, nonostante i grandi progressi, rimane un luogo profondamente ingiusto per i bambini più poveri e svantaggiati: “i minorenni- aggiunge- rappresentano quasi la metà dei poveri del mondo, quasi 250 milioni di bambini vivono in paesi devastati dai conflitti e oltre 200mila di loro hanno rischiato la vita quest’anno cercando rifugio in Europa”. Quasi 14 milioni di bambini e adolescenti in Siria, Iraq e in Afghanistan devono affrontare guerra, conflitti e ingiustizie ogni giorno, alimentando l’attuale crisi europea di migranti e rifugiati.

Questi i dati del rapporto:

– I bambini delle famiglie più povere hanno quasi il doppio delle probabilità di morire prima di cinque anni rispetto a quelli provenienti da famiglie più ricche, e hanno cinque volte più probabilità di essere tagliati fuori dall’istruzione;


– Le ragazze provenienti dalle famiglie più povere hanno il quadruplo delle probabilità di sposarsi prima dei 18 anni rispetto a quelle appartenenti alle famiglie più ricche.

– Più di 2,4 miliardi di persone ancora non hanno servizi igienici adeguati, di queste il 40% vive in Asia meridionale e più di 660 milioni non ha ancora accesso all’acqua potabile, quasi la metà dei quali vive nell’Africa sub-sahariana. Circa la metà dei 159 milioni di bambini affetti da ritardi nella crescita vive in Asia Meridionale e un terzo in Africa.

“Queste enormi disuguaglianze alimentano un ciclo intergenerazionale vizioso di povertà e svantaggio- aggiunge ancora Lake- Ma non deve essere così. Noi sappiamo come rallentare, arrestare e invertire questo in un circolo virtuoso di progresso intergenerazionale. Sta a noi decidere di farlo attraverso un maggiore impegno di risorse. Dobbiamo fare questa morale, pragmatica, strategica e giusta scelta”.

Un grande team di ambasciatori UNICEF – composto da Orlando Bloom, Shakira, Ricky Martin, Novak Djokovic, Sir Roger Moore, Susan Sarandon, Mia Farrow, Liam Neeson e Angelique Kidjo – è stato coinvolto in questa Giornata a favore dei bambini più vulnerabili del mondo, con la campagna ‘Fight Unfair’. “È scioccante pensare che un bambino su nove viva in un paese colpito da conflitti armati, testimone di orribili violenze che hanno distrutto il loro diritto alla sopravvivenza, alla salute e all’istruzione”, ha detto l’attore britannico e Goodwill Ambassador dell’UNICEF Orlando Bloom. “Ho viaggiato con l’UNICEF nell’ex Repubblica Jugoslava di Macedonia e in Serbia per vedere come la guerra stia riducendo i bambini, le loro famiglie e le loro case. Il mondo sta affrontando la più grande crisi dei rifugiati dalla seconda guerra mondiale. Ogni paese che è nella possibilità di farlo dovrebbe sostenere i bambini e le famiglie che sono stati colpiti”.

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