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La comunità adriatica al centro di un incontro con Unioncamere, Pax Humana e Luiss

Le tre realtà intendono creare una piattaforma di dialogo e interazione tra i paesi e le imprese dell'area adriatica

Pubblicato:20-10-2022 17:26
Ultimo aggiornamento:20-10-2022 17:26
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BARI – Unioncamere, Fondazione Pax Humana, Università Luiss Guido Carli, in collaborazione con la Camera del Commercio Estero della Bosnia ed Erzegovina, intendono creare le condizioni per la creazione di una “piattaforma di dialogo e interazione tra i paesi e le imprese dell’area adriatica, a partire dal rafforzamento della collaborazione con i sistemi camerali della regione”. È questo l’obiettivo dell’iniziativa organizzata a Bari dalle tre realtà, in collaborazione con la Camera di Commercio di Bari – Nuova Fiera del Levante e in coordinamento con organizzazioni già operanti sul territorio come il Forum delle Camere di Commercio dell’Adriatico e dello Ionio (Aic) e il Western Balkan 6 Chamber Investment Forum (Cif).

Ritenendo che la comunità adriatica (Italia, Slovenia, Croazia, Serbia, Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Macedonia del Nord, Kosovo e Albania) rappresenti un’importante area, si è deciso di dare vita a una conferenza, dal tema “L’Adriatico come comunità geo-economica per la pace e la stabilità tra Europa e Mediterraneo”, che si è svolta questa mattina e che mira a promuovere una vera e propria “Comunità adriatica”.

Oggi si è chiusa la due giorni di incontri tra rappresentanti dei sistemi camerali e personalità istituzionali di tutti i Paesi dell’Adriatico, dell’Unione europea (commissione europea e Banca Europea per gli Investimenti) e delle istituzioni nazionali (ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale).


“L’Italia tra i primi partner commerciali di Albania per tutti i Paesi balcanici – ha sottolineato il presidente di Unioncamere, Andrea Prete -. Anche attraverso il rafforzamento della collaborazione con le istituzioni europee, le nostre Camere di Commercio hanno la possibilità di leggere le esigenze dei territori, dei rispettivi sistemi economici e delle comunità imprenditoriali, definendo progetti e iniziative che possano favorire lo sviluppo tecnologico e sostenibile per stimolare lo sviluppo dei sistemi aziendali, promuovere la cooperazione economica e il trasferimento di tecnologie e know-how”.

“La Comunità Adriatica rappresenta una grande opportunità per sviluppare una nuova dimensione di scambio non solo economico e culturale tra i Paesi dei Balcani occidentali e l’Italia, che si conferma cerniera geostrategica tra l’Europa e i Paesi di prossimità. Protagoniste sono le nostre Università, avamposto naturale per supportare il tessuto delle imprese in una logica di copartenariato transnazionale”, ha dichiarato il presidente della Luiss, Vincenzo Boccia, proseguendo: “La costruzione di piattaforme e di solidi ponti di relazioni deve essere orientata alla valorizzazione delle energie dei nostri giovani, futuri attori del Mediterraneo allargato”.

“La Comunità Adriatica è un’idea che si fonda su una geografia, una storia, un mito, un’origine comune. Un progetto incentrato sul dialogo e la condivisione con lo scopo di proporre contributi concreti per la pace e la prosperità”, ha affermato la presidente di Pax Humana Maria Nicoletta Gaida.

All’evento di oggi ha partecipato anche il direttore generale della Luiss Giovanni Lo Storto.

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