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Smog, poliziotti in piazza contro la Ztl a Milano

Cento agenti di varie sigle chiedono deroga ai divieti di ingresso per motivi di servizio: "Manca il confronto con l'amministrazione"

Pubblicato:20-10-2022 15:22
Ultimo aggiornamento:20-10-2022 15:22

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Numerose sigle sindacali ed oltre un centinaio di agenti delle forze dell’ordine di Milano e provincia hanno manifestato questa mattina davanti palazzo Marino contro i divieti di ingresso nelle aree B e C (zone a traffico limitato) della città. Tra le richieste dei sindacati, quella di un incontro con l’assessora alla Mobilità Arianna Censi che, attraverso il suo staff, fa sapere di aver fissato un appuntamento con i rappresentanti sindacali per oggi alle 16.

CAMARDI (FSP): “MANCA IL CONFRONTO COL COMUNE”

La manifestazione, spiega Giuseppe Camardi, segretario provinciale Fsp Milano, “il primo sindacato di categoria sulla città di Milano”, è stata indetta proprio perché “manca il confronto con il Comune, abbiamo fatto anche un manifesto funebre perché manca il confronto con l’amministrazione”. All’incontro con l’assessora Censi, fissato dopo la manifestazione, “le spiegheremo le nostre motivazioni- aggiunge Camardi- e, visto che come dice lei c’è già una norma, chiederemo di modificarla per permettere l’accesso in area C a chi fa controllo del territorio“.

RANDAZZO (SILP-CGIL): IMPEDITO L’ACCESSO IN CITTA’ A OPERATORI SICUREZZA

Anche per Pietro Randazzo, segretario provinciale Silp Cgil di Milano, “i nuovi divieti impediscono di fatto l’accesso alla città di Milano. Per la specificità del nostro lavoro e la tipologia di orari a cui i colleghi sono sottoposti, chiediamo di poter accedere al centro città, da dove partono la maggior parte dei servizi che garantiscono la sicurezza dei cittadini. Noi non abbiamo sempre contezza dell’orario di fine servizio. È una necessità venire a lavorare con il nostro mezzo”.


TONELLI (SAP): DA SALA EFFETTI NEFASTI SULLA COMUNITA’

Gianni Tonelli, segretario generale aggiunto del Sap, sindacato autonomo di polizia, ricandidato ma non eletto in parlamento con la Lega, tira in ballo direttamente il sindaco Giuseppe Sala. “Qualsiasi limite che viene concepito dall’amministrazione comunale- attacca Tonelli- non può non tenere conto delle esigenze di ordine e di sicurezza della città, che sono assolutamente prioritarie su tutto il resto. Sala ha evitato di fare un ragionamento in questo senso e di guardare alle esigenze delle forze dell’ordine. Ora deve assumersi la responsabilità di questo fatto e degli effetti nefasti che possono derivare per la comunità“.

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