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Atp Napoli 250, l’organizzatore: “Nulla da rimproverarmi, chiederò conto a Mapei. Polemiche imbecilli”

Cosimo Napolitano parla all'Agenzia Dire dei problemi dell'evento in corso nel capoluogo campano: "Abbiamo lavorato come dei matti per trovare soluzioni e portare a termine nella regolarità un torneo partito con un problema enorme"

Pubblicato:20-10-2022 12:26
Ultimo aggiornamento:20-10-2022 12:26

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NAPOLI – “Non ho nulla da rimproverarmi. Nulla. E a chi fa polemica rispondo che stiamo dando una prova di enorme affidabilità. Sfido chiunque, qualsiasi torneo al mondo, a trovare, farsi arrivare e a montare a tempo di record dei campi ex novo come abbiamo fatto noi con l’aiuto della Fit”. Cosimo Napolitano è l’organizzatore della Atp Napoli Cup, torneo “250” in questi giorni funestato da ogni sorta di inconveniente. A cominciare dalla partenza flop di sabato, con i campi rovinati e le prime giornate di qualificazioni spostate al Tc Pozzuoli, per finire alle partite serali sospese per eccessiva umidità.

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Ora l’organizzazione – e per cliché la città tutta – si trova al centro di uno “shitstorm” sui social. Parlando all’Agenzia Dire Napolitano difende l’operato del suo staff e rilancia: con la Mapei, l’azienda cui era affidata la costruzione dei campi, non finisce qui. “Mapei è un’azienda leader a livello mondiale. Quando tutto sarà finito, ci incontreremo e ne parleremo – dice Napolitano -. Vorrei risolverla senza controversie, ma è chiaro che chiederò soddisfazione. Perché ciò che è successo nei primi due giorni ha causato a cascata tutto il resto. Ma di nuovo – sottolinea l’organizzatore dell’Atp Napoli Cup – abbiamo lavorato come dei matti per trovare immediatamente delle soluzioni che ci hanno permesso di tenere il torneo qui a Napoli. L’Atp avrebbe potuto portare il torneo altrove. Chi fa polemica sui social è un imbecille. È facile fare caciara, senza sapere il lavoro che c’è dietro. Io sto qua, ci metto la faccia e rispondo a tutti“.


“I CAMPI ORA SONO PERFETTI”

I campi troppo umidi per giocarci, gli enormi ventilatori a soffiare aria sperando di asciugarli, stanno facendo il giro dell’indignazione social. L’organizzazione dell’Atp Napoli Cup è passata dal dover sostituire materialmente i campi costruiti dalla Mapei con quelli in GreenSet fatti arrivare a tempo di record da Firenze, all’incubo dell’umido che ha sospeso due sessioni serali (finora). Cosimo Napolitano, direttore e organizzatore del torneo, spiega all’Agenzia Dire che “i campi in hard non sono outdoor o indoor. Se fatti bene e montati bene possono sopportare ogni tipo di intemperia, è chiaro che i campi montati dalla Mapei non erano così. L’umidità c’è, ma abbiamo gli asciugatori, i ventilatori grandi e piccoli, un’attrezzatura che utilizzano in tutti i tornei del mondo. Che altro dovevamo fare?”.

LE RICHIESTE DI RIMBORSO DEI TIFOSI

Napolitano risponde anche della questione rimborsi: ieri è scoppiata la rivolta di chi aveva acquistato i tagliandi per assistere alla sessione serale per ritrovarsi poi fuori dal Tc Napoli dopo un set e mezzo delle prime partite. “A livello legale gli spettatori comprando un biglietto firmano una sorta di contratto nel quale c’è scritto che gli orari sono soggetti a cambiamenti. Una volta giocato un quindici non ci sarebbe rimborso. Ma visto che noi siamo un’organizzazione perbene che ha a cuore la soddisfazione delle persone, abbiamo dato ben due possibilità: il rimborso e la possibilità di utilizzare il biglietto per il giorno successivo. Stiamo riuscendo a portare a termine nella regolarità un torneo partito con un problema enorme. Delle polemiche sui social non mi importa niente – ribadisce l’organizzatore dell’Atp Napoli 250 -. Io rispondo personalmente, non mi nascondo”.

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