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VIDEO | Nobili: “Faccio appello alla ragionevolezza. Con Calenda a Roma si vince”

Lo ha detto Luciano Nobili, deputato di Italia Viva e uomo forte del partito di Renzi a Roma, intervistato dall'agenzia Dire nell'ambito della rubrica DIREzione Roma

Pubblicato:20-10-2020 13:37
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:05

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ROMA – “Calenda ha esperienza, capacità dimostrata di governo, è romano ed è in grado di dare una scossa, perché Roma ha bisogno di una scossa. Accolgo, quindi, con grande favore che abbia sciolto i dubbi e abbia deciso di di candidarsi. E’ una grande opportunità che il centrosinistra deve cogliere. Faccio un appello alla ragionevolezza di tutti: sono 10 anni che Roma è in difficoltà ed è precipitata nel degrado. I populisti del M5s da 5 anni l’hanno messa in ginocchio e rischiamo che la destra sovranista avanzi a Roma, quindi c’è bisogno di stare insieme in una coalizione larga, forte e unita”. Lo ha detto Luciano Nobili, deputato di Italia Viva e uomo forte del partito di Renzi a Roma, intervistato dall’agenzia Dire nell’ambito della rubrica DIREzione Roma

“Calenda- ha aggiunto Nobili- è una figura di livello molto alto. Noi da mesi chiediamo con forza al centrosinistra di organizzarsi perché crediamo in un’alleanza di centrosinistra attorno a cui vogliamo costruire il futuro della Capitale. Ci sono tutte le condizioni per vincere e superare questi 10 anni molto difficili di cui 5 terribili di amministrazione Raggi. Per farlo abbiamo chiesto al Pd e al resto della coalizione di confrontarci per un programma fatto di idee e di cambiamenti profondi, di scelte rinviate troppo a lungo, e poi per trovare una squadra forte. L’ex sindaco Rutelli lo ripete spesso: per governare Roma, tra Comune, Municipi e aziende, servono 100 o anche 150 persone. Infine ci vuole una personalità forte che sia in grado di sottrarre Roma al declino a cui sembra condannata. Zingaretti ha lanciato un appello ai big di centrosinistra”.


CALENDA PUÒ OTTENERE VOTI ANCHE DA CAMPO CENTRODESTRA

“Serve un candidato autorevole che parli a tutti i romani, non solo quelli di una parte politica. La propria parte politica deve essere chiara ma poi bisogna avere la forza e il coraggio di parlare con tutti perché l’elettorato è molto mobile e si sposta da una coalizione all’altra in base alla credibilità dei progetti. Calenda ha questa capacità e, in un momento in cui la destra è in difficoltà per l’individuazione del candidato, avrebbe capacità di parlare agli elettori moderati di centrodestra che non vogliono derive sovraniste o consegnare la città a chi la chiamava ‘ladrona’ fino a qualche anno fa”, ha detto Nobili.

DA ESPONENTI PD PIÙ ATTACCHI A CALENDA CHE CONTRO RAGGI

“La reazione del Pd mi ha fatto impressione. Oggi ho visto una serie di dichiarazioni di vario genere che lo attaccano per la sola ipotesi che Calenda osi candidarsi a sindaco. Forse più dichiarazioni di esponenti del Pd contro Calenda in 48 ore che in cinque anni contro la sindaca Raggi. Questo da’ il metro della confusione di alcuni esponenti di centrosinistra“, ha sottolineato il deputato di Italia Viva. “Io credo che al tavolo del centrosinistra ribadiremo quanto detto- ha aggiunto Nobili- vogliamo una coalizione di centrosinistra con un progetto chiaro e un candidato molto forte. Fino ad ora, nonostante la presenza di figure molto rispettabili tra quelle che hanno avanzato la loro candidatura, tra cui il presidente del III Municipio Giovanni Caudo, che ha fatto un ottimo lavoro e ha tutta la mia stima, mi pare che quella di Calenda sia la candidatura più forte e credibile in campo e credo che il centrosinistra la debba cogliere, agendo con la sua stessa generosità e nello spirito che si lavori per vincere a Roma e poi per governare”.

NULLA CONTRO PRIMARIE, MA NON SI FANNO A MILANO NÉ A NAPOLI

“Noi non abbiamo niente contro le primarie, siamo sempre stati pronti a farle. Italia Viva nasce sulla figura di Renzi che ha costruito il suo percorso politico vincendo più volte le primarie. Ma se queste invece di essere un valore aggiunto diventano una clava da usare contro qualcuno non va bene. Da un anno e mezzo il Pd non le usa più: non le ha organizzate per le Regioni e i capoluoghi dove si è votato a partire da Venezia. E anche nelle città che vanno al voto in questo turno, Milano, Napoli, Torino, non si sente parlare di primarie o se ne parla poco. Che diventino un tema ineludibile a Roma, magari per mettere in difficoltà un candidato, può essere discutibile. Detto questo- ha aggiunto Nobili- non abbiamo nulla contro le primarie e che queste stiano nel percorso. Però rendiamoci anche conto del periodo in cui viviamo, con il Covid. Non è tempo di gazebo con migliaia di persone in fila. E comunque le primarie sono strumenti per allargare il campo, non per escludere qualcuno”.

LEOPOLDA CAPITOLINA? ORA COVID, MA LA RIPROGRAMMEREMO

“A novembre avremmo dovuto tenere la nostra Leopolda per Roma. Ora, con le esigenze Covid, vedremo come riprogammarla. Ma l’obiettivo di un evento grande, aperto e trasversale, chiuso solo a populisiti e sovranisti, resta. In quell’occasione forniremo le nostre idee al candidato sindaco di centrosinistra”. 

LAVORIAMO PER DARE POTERI A CAPITALE PRIMA DEL VOTO

“Sul riordino dei poteri di Roma Capiatle c’è un lavoro trasversale già avviato a cui si sono sottratti solo M5s e Lega. Sarebbe bello che, da qui a maggio, riuscissimo a costruire una road map del minimo comun denominatore per arrivare alle elezioni e consegnare a chiunque vinca un progetto di riforma. Possibile? Ci stiamo lavorando. Le altre priorità?- ha aggiunto Nobili- Se devo indicarne tre dico: puntare tutto sulla riscoperta dell’orgoglio dei romani. Il messaggio che deve passare è che la città non è condannata al declino, non è un destino ineluttabile, e che Roma può tornare grande ed essere una guida come nei ’90 e nel 2000. Poi bisogna puntare sulle emergenze e sulle diseguaglianze, a partire dal diritto alla mobilità. Ci sono cittadini romani che non conoscono Roma e vivono come su delle isole, e questo perché non funziona il tpl. Ci sono 1,1 mln di persone che abitano fuori dal Gra. Infine dobbiamo cogliere il grande treno degli eventi internazionali a partire dal Giubileo del 2025. Roma ha perso troppe occasioni con Raggi e i no a tutto, a partire dalle Olimpiadi”.

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