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Scuola, gli scienziati assicurano: “Non è fonte di contagi, non si chiuda”

Parla l'immunologa Viola: "Non vediamo la scuola come un problema, non va chiusa. Presto diffonderemo dati"

Pubblicato:20-10-2020 17:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 20:05

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BOLOGNA  – La scuola “non è fonte di contagio” e quindi “non va chiusa”. Lo assicura Antonella Viola, docente di Immunologia all’Università di Padova, ospite questo pomeriggio in collegamento con SkyTg24. “Insieme al Patto trasversale per la scienza- spiega Viola- stiamo preparando un’analisi sulla situazione delle scuole in Italia, abbiamo tutti i dati e tra un po’ verremo fuori. Possiamo anticipare però che in generale in tutta Italia la scuola non è fonte di contagio, ma nelle regioni in cui il contagio è maggiore ci sono più contagi anche nelle scuole. Però è proporzionale alla situazione epidemiologica della regione, non vediamo la scuola come un problema. Stiamo lavorando a questo progetto proprio per dimostrare che la scuola non va chiusa“, afferma la scienziata.ù

“PERICOLOSO CHE RAGAZZI NON STIANO SUBITO A CASA SE COMPAGNO POSITIVO”

Approfittando poi della presenza in collegamento anche del governatore Stefano Bonaccini, l’immunologa aggiunge: “Mi ha colpito questa cosa in Emilia-Romagna, che quando un ragazzo è positivo, i compagni di classe continuano ad andare a scuola finchè non viene fatto il tampone. Se è così, questa è un’altra cosa che andrebbe cambiata. Bisogna fare in modo che finchè non c’è il risultato, i ragazzi stiano a casa. È pericoloso“, afferma Viola.

Secca la replica di Bonaccini. “Noi applichiamo un protocollo fatto a livello nazionale- afferma- e finora abbiamo avuto una percentuale molto bassa nelle scuole. Se ci fosse una diffusione del contagio perchè non si rispettano le regole, avremmo dati contrastanti con quelli che ci sono. In questa regione siamo organizzati bene, grazie a una sanità pubblica che funziona in maniera efficiente”, rivendica il presidente.


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