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Ad Ancona le favole dei detenuti escono dal carcere e vengono raccontate ai bambini: è il progetto ‘Fiabe in libertà’

"Papa' mi racconti una favola?" e' stato scritto, musicato e prodotto dai reclusi del penitenziario di Ancona. Storie di principesse, castelli e giovani eroi che combattono il male. E accorciano le distanze con i propri figli.

Pubblicato:20-10-2015 08:52
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:39

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favoleANCONA – Si chiama “Fiabe in libertà” ed e’ stato interamente prodotto in carcere l’audiolibro scritto, musicato e prodotto da un gruppo di detenuti della casa circondariale di Montacuto (Ancona). La confezione, destinata ai bambini tra i 6 e i 10 anni, racchiude un dvd e un volume illustrato e verra’ distribuita nelle librerie e attraverso il web (www.radioincredibile.com e www.hacca.it). I proventi della vendita serviranno a finanziare la seconda edizione.

L’audiolibro contiene cinque favole che raccontano storie di principesse, castelli e giovani eroi che combattono il male e accorciano le distanze tra i detenuti e i propri figli realizzando quello che fino a ieri era solo un desiderio: sentirsi chiedere “Papa’, mi racconti una favola?”. Il progetto e’ stato promosso e seguito dall’associazione culturale Radio Incredibile che lo ha presentato recentemente nel carcere marchigiano. In sala c’erano tutti: la direttrice del carcere, Santa Lebboroni, i responsabili del comando della polizia penitenziaria e quelli dell’area educativa, insieme a una rappresentanza di detenuti. Poi c’erano loro, gli autori.
Emozionati, impacciati, alle prese con quel turbinio interiore che si scatena a ogni contatto con l’esterno e con le telecamere. Il lavoro e’ stato firmato da Ettore, Nicky, Alberto, Veselin, Giovanni, Rubin, Hedi, Marco, Marien, Rocco, Nini, Robertino, Elio e Stefano: alcuni di loro non erano in sala perche’ nel frattempo tornati in liberta’.

“E’ stata una bella esperienza – hanno raccontato i detenuti – perche’ ci ha riconsegnato una parte di infanzia. Con questo dvd vogliamo raccontare ai bambini che sono fuori le favole che nessuno ci ha raccontato quando i bambini eravamo noi. E quelle che noi, adulti, da qui dentro non riusciamo a raccontare ai nostri figli. Abbiamo lavorato insieme, anche riprendendo favole della tradizione di altri paesi. Ci chiamano uomini neri, ma anche noi abbiamo sentimenti ed emozioni da trasmettere”. I detenuti sono stati impegnati per mesi sui testi, sulle musiche e sull’interpretazione. “Rinunciavano alle altre attivita’ ricreative e allo sport pur di partecipare – ha spiegato la direttrice del carcere, Santa Lebboroni -. Ringraziamoci tutti perche’ e’ stato davvero un lavoro di gruppo”. “Il progetto – ha detto Claudio Siepi di Radio Incredibile – e’ stato reso possibile grazie alla Fondazione Cariverona, nell’ambito di Esodo, un programma vicino ai percorsi giudiziari di inclusione socio-lavorativa per detenuti, ex detenuti e persone in misura alternativa. Esodo e’ attuato in collaborazione con le Caritas diocesane veronese, vicentina e bellunese e con il Provveditorato dell’amministrazione penitenziaria per il Triveneto”.


Alla realizzazione editoriale ha collaborato Hacca Edizioni, al training teatrale e alla costruzione delle storie e dei personaggi, il Laboratorio Minimo Teatro, all’audio-engineering e alla post-produzione Musicandia, e alla realizzazione grafica e all’interfaccia del dispositivo multimediale, lo studio di Patrizia Principi. Per l’associazione Radio Incredibile hanno collaborato Allegra Moccheggiani, Arianna Masi, Carla Giacchella e Claudia Battistoni. La confezione, stampata in mille e 500 copie, sara’ venduta a 14,90 euro.

di Teresa Valiani per Redattore sociale

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