NEWS:

Rimossa la nuova opera di TvBoy con Salvini e Meloni tra baci e coltelli: “È censura”

Alla finestra, nel murale e nella situazione politica, c'è Silvio Berlusconi, leader del terzo partito alleato, Forza Italia

Pubblicato:20-09-2022 19:49
Ultimo aggiornamento:20-09-2022 19:49

salvini-meloni-tv-boy6
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – Matteo Salvini e Giorgia Meloni stretti in un abbraccio appassionato. Peccato che nascondano l’uno all’altro il pugnale con cui sono pronti a colpirsi. Ha scelto Catullo, e il celebre epigramma Odi et amo, TvBoy per il suo ultimo murale, comparso questa mattina sui muri del Collegio Capranica. Ma stavolta l’opera dello street artist è durata poco: “Meno di dodici ore prima che le autorità ne ordinassero la rimozione“, denuncia TvBoy sui social, utilizzando l’hashtag ‘censura‘.

L’artista torna ad affrontare temi politici, dopo il bacio con cui suggellava il patto tra Salvini e Di Maio, nell’opera Amor Populi. Era il 2018, ai tempi del primo governo Conte. Il murale riprendeva il bacio fraterno di Dmtri Vrubel sul muro di Berlino. Per la cronaca, oggi Salvini e Di Maio sono avversari alle elezioni del 25 settembre. Amori che svaniscono. 

Ma il leader della Lega è protagonista di un’ altra passione bruciante e di un altro bacio ‘problematico’, con Giorgia Meloni, ‘amata e odiata’ alleata nella coalizione di centrodestra. I leader di Lega e Fratelli d’Italia  guideranno i rispettivi partiti nella possibile maggioranza ma riusciranno a superare contrasti e diffidenze? Di certo sarà una pena. Un tormento. Una croce. ‘Excrucior’, dice Catullo. ‘Odio ed amo. Perché lo faccia, mi chiedi forse. Non lo so, ma sento che succede e mi struggo’. Alla finestra, nel murale e nella situazione politica, c’è Silvio Berlusconi, leader del terzo partito alleato, Forza Italia. Lui non si strugge ma sorride, pronto forse a ricavare un vantaggio personale dal turbolento amore tra i due alleati.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it