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Alluvione nelle Marche, Acquaroli: “Danni per miliardi di euro”

Il governatore delle Marche Francesco Acquaroli fa il punto sull'emergenza dopo il nubifragio che ha provocando anche 11 vittime e due dispersi

Pubblicato:20-09-2022 09:19
Ultimo aggiornamento:20-09-2022 09:19
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ANCONA – “Stiamo facendo una ricognizione dei danni che sono enormi. Siamo nell’ordine non di milioni di euro e neppure di un miliardo di euro ma probabilmente parliamo di più miliardi di euro”. Lo ha detto il governatore delle Marche Francesco Acquaroli nel corso della conferenza stampa convocata ieri sera a palazzo Raffaello per fare il punto sull’emergenza dovuta all’alluvione che nella notte tra giovedì e venerdì ha messo in ginocchio molti territori nell’entroterra pesarese ed anconetano, provocando anche 11 vittime e due dispersi.

“Sono enormi i danni ad abitazioni, imprese ed infrastrutture nella zona dell’alto pesarese e dell’alto anconetano ma anche nel maceratese- dice Acquaroli- stiamo mettendo in campo insieme alle nostre strutture iniziative per sostenere famiglie ed imprese. Contiamo che ci venga consentito di andare incontro alle loro esigenze nel più breve tempo possibile. Tante attività ci chiedono un sostegno subito altrimenti rischiano di non poter riaprire”. Il presidente della Regione sollecita il Governo, che ha già stanziato 5 milioni di euro, a fare il massimo. “Stiamo prevedendo misure per imprese e famiglie ma dobbiamo avere un’interlocuzione con il Governo per capire e comprendere le loro intenzioni e l’entità del loro intervento- continua Acquaroli- Noi possiamo mettere in campo risorse e lo faremo ma da soli non ci avviciniamo neppure lontanamente alle risorse necessarie”. 

 ACQUAROLI: “ORA PIÙ FONDI E SEMPLIFICARE LE NORME

Risorse e snellimento burocratico: sono questi i due fattori che secondo il governatore delle Marche, Francesco Acquaroli, possono fare la differenza nella lotta al dissesto idrogeologico. “Occorre un Piano straordinario nazionale- spiega- dobbiamo mettere in campo energie, risorse e professionalità. Serve anche una legislazione diversa che davanti ad interventi determinanti per evitare calamità e catastrofi preveda procedure più veloci e semplificate. Dobbiamo semplificare: sul settore ambientale abbiamo una burocrazia enorme. Ma occorrono anche delle risorse perché negli ultimi 15 anni gli investimenti sulla manutenzione straordinaria e ordinaria dei fiumi non sono stati all’altezza della situazione”. Insieme al dirigente del dipartimento di Protezione civile Nardo Goffi Acquaroli ha ricordato che le competenze sui fiumi sono tornate in capo alla Regione solo nel 2016. “Siamo passati dai 21 milioni di euro del 2016- dice Goffi- all’attuale programmazione che stiamo completando a 73 milioni di euro. Stiamo investendo sui fiumi risorse importanti: abbiamo realizzato interventi per 50 milioni in questi anni. Sul Misa abbiamo un assetto di progetto del valore di 110 milioni di euro con una fase prioritaria da 45 milioni di euro. Ma queste risorse non ci sono state assegnate. Ribadisco: è un assetto di progetto. Sul Misa abbiamo fatto opere dal 2018 ad oggi per 15 milioni di euro soprattutto sugli argini che provengono da vari finanziamenti: ministeriali, regionali e Por-Fesr”.


AGUZZI: “LE MARCHE INVESTONO TANTO SULLA PREVENZIONE”

“Investire sulla prevenzione è la strada giusta e noi lo stiamo facendo”. L’assessore regionale alla Protezione civile, Stefano Aguzzi, replica alle accuse di quanti sostengono che la Regione Marche negli ultimi anni abbia diminuito gli stanziamenti per investimenti contro il dissesto idrogeologico. “Dopo tanti anni che parliamo di cambiamenti climatici oggi abbiamo la riprova netta che i cambiamenti climatici stanno avvenendo- dice Aguzzi nel corso della conferenza stampa convocata questa sera in Regione per fare il punto sull’emergenza creata dall’alluvione- Per questo sin dai primi giorni del mio insediamento ho impostato i nostri lavori sul prevenire e non sul correre dopo come siamo costretti a fare oggi. E posso fare esempi pratici che dimostrano quanto crediamo negli investimenti in prevenzione. Nel 2017 erano stati investiti 32 milioni di euro contro il dissesto idrogeologico, nel 2018 altri 2 milioni, nel 2019 16 milioni di euro, nel 2020 25 milioni di euro, l’anno scorso 32 milioni e quest’anno 73 milioni”.
L’assessore Aguzzi cita tra gli interventi per la prevenzione effettuati nell’ultimo anno e mezzo quelli a Trodica di Morrovalle, a Osimo ed a Falconara nella zona a valle ed a monte dell’aeroporto. “Ricordo anche che, dopo decenni, abbiamo appaltato i lavori per realizzare le vasche di espansione a Bettolelle (Senigallia) e i lavori sono in corso- dice Aguzzi- Io temo che anche se fossero state completate Senigallia finiva ugualmente sotto l’acqua ma certo potevano mitigare il rischio.
Noi abbiamo investito tantissimo per contrastare il dissesto idrogeologico e vogliamo continuare ad investire tantissimo proprio per prevenire fenomeni di questo genere che sono sempre più frequenti”.

Proprio in merito al progetto delle vasche di espansione a Bettolelle il dirigente della Protezione civile Stefano Stefoni spiega perché i lavori sono partiti in ritardo rispetto al crono-programma iniziale. “Ci sono state una serie di aspetti burocratici ma l’aspetto più importante- dice Stefoni- è che io ho modificato il progetto perché il progetto che mi era stato proposto era ingestibile. Era un progetto che prevedeva l’azionamento di 6/7 saracinesche. La presenza di queste saracinesche rendeva inaffidabile tutta l’opera. Abbiamo dovuto dichiarare che al progetto non erano state apportate modifiche sostanziali ma su questo non ci fu accordo con l’ufficio provinciale che doveva rilasciare la valutazione di impatto ambientale. Ci fu un rimpallo tra competenze sostanziali e non sostanziali e e ci siamo ritrovati solo a inizio 2022 con questa autorizzazione ambientale. E il mese successivo abbiamo consegnato i lavori. Una grande fatica”.

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