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Clima, al ‘Ruiz’ di Augusta nuovi progetti per la sostenibilità ambientale

Per la preside insegnare ai giovani il rispetto per l’ambiente, la green economy, la conservazione delle risorse è fondamentale per la formazione di cittadini consapevoli

Pubblicato:20-09-2019 10:51
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:43
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SIRACUSA – “Oggi più che mai l’educazione ambientale ha un ruolo chiave all’interno della scuola, soprattutto in un territorio come quello di Augusta, il cui il problema dell’inquinamento è abbastanza tangibile”. A dirlo, Maria Concetta Castorina la dirigente scolastica dell’istituto ‘Arangio Ruiz’ di Augusta (Siracusa), cittadina che rientra nel polo Petrolchimico siracusano insieme ai comuni di Priolo Gargallo e Melilli.

Per la preside insegnare ai giovani il rispetto per l’ambiente, le cause che provocano l’inquinamento ambientale, i concetti di sviluppo sostenibile, la green economy, la conservazione delle risorse è fondamentale per la formazione di cittadini consapevoli, in grado di agire un domani per il bene della comunità. “E’ in questa direzione- continua Maria Concetta Castorina- che il Ruiz ha operato negli ultimi anni, promuovendo incontri, seminari, tavole rotonde con esperti del settore e associazioni del territorio”. 

Al ‘Ruiz’ saranno diverse le progettualità del nuovo anno scolastico appena iniziato, dedicate al tema della salvaguardia ambientale e dell’Agenda 2030. Tra queste, la conferenza sull’educazione ambientale che sarà tenuta da Beniamino Ginatempo, ordinario di Fisica dell’università di Messina e presidente della Zero Waste; il percorso per le Competenze Trasversali e per l’Orientamento (PCTO) ‘Guardiani della costa’; le lezioni rivolte a tutte le classi con Legambiente e con il corpo Forestale. Sarà, inoltre, avviato il progetto Erasmus ‘On the Ark at 5 minutes to 12- Facing environmental challenge- heading for a sustainable future’ con il coinvolgimento di studenti provenienti dalla Romania, Germania, Lituania, Norvegia, Polonia e Italia sulle sfide ambientali che l’umanità dovrà affronare per risolvere i problemi dell’ecosistema.


 “Educazione ambientale e sviluppo sostenibile- conclude la dirigente scolastica- devono diventare un unico veicolo di consapevolezza e responsabilità che porti al rispetto dell’ambiente e della comunità umana”.

E’ un peccato vedere la nostra costa trasformata in una discarica dal polo industriale ed è fondamentale affrontare il problema ambientale,- commenta Giorgia Panìco ex studentessa del ‘Ruiz’ ed oggi al primo anno di università a Catania- nessuno di noi dovrebbe farsi trovare impreparato sul tema, riguarda tutti noi. Il surriscaldamento globale è una spiacevole conseguenza dell’odierno progresso che negli anni passati ci ha dato molto, ma che presto ci toglierà tantissimo in termini di risorse e di salute”. Giorgia condivide le scelte e l’impegno del movimento Friday for Future: “I giovani fanno sentire la propria voce in capitolo ed esprimono il loro diritto di manifestare per un mondo migliore, smuovendo anche le coscienze di chi ci governa. La mia è, forse, l’ultima generazione che può fare qualcosa di concreto per salvare il pianeta”. 

Allo stesso modo, Luca Amato del quinto anno dell’istituto augustano sostiene che il riscaldamento globale sia la piaga dei nostri tempi: “penso che anche i grandi del mondo– dice- debbano farsi piccoli per attivarsi ad affrontare il problema nel modo adeguato. Noi ragazzi veniamo sensibilizzati all’educazione ambientale dalla scuola e, per quello che mi riguarda, dalle famiglia”. 

Per Giorgia e Luca si può fare la differenza con comportamenti eco-sostenibili quotidiani. Dalla differenziata al riciclo, dalla riduzione dell’uso delle plastiche a quella dello spreco d’acqua. “Cerco di ridurre il consumo di carne rossa e di andare a piedi dove posso- dice la studentessa universitaria- per contribuire a diminuire le emissioni di CO2. Poi magari, se ognuno di noi non lasciasse rifiuti sulle spiagge, darebbe il buon esempio ed il nostro mare sarebbe più pulito”.

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