NEWS:

VIDEO | Matilde Bocca: “Alle giovani donne dico il futuro e’ vostro”

Speciale 'Donne al comando'

Pubblicato:20-09-2019 09:55
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:43
Autore:

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

ROMA – “Non fatevi tarpare le ali davanti al primo ostacolo, il futuro è vostro. Andate avanti, lavorare è bello e avere passione per il vostro lavoro bellissimo”. Sono le parole di incoraggiamento che Matilde Bocca, imprenditrice e presidente di Aidda Lazio (Associazione imprenditrici e donne dirigenti d’azienda) ha rivolto alle giovani donne che vogliono intraprendere la strada del management e diventare donne d’impresa. 

LA STORIA DI MATILDE BOCCA, TRA SUCCESSI E DIFFICOLTA’

Matilde Bocca si è raccontata per DireDonne, ripercorrendo la sua storia professionale tra i successi e le difficoltà di essere donna. “Lavoro nell’azienda di famiglia, che è la Sina Hotels Group, ereditata da mio padre che l’ha fondata nel 1959. Ho cominciato dalla gavetta, all’inizio controllavo i buoni del frigo bar. Mi sono sposata con un siciliano e mi sono trasferita a Roma dove, nel frattempo, l’azienda aveva acquistato il secondo albergo, che è il Bernini Bristol a piazza Barberini, e dove andava messa su una struttura commerciale, creando un network con agenzie all’estero. Parlavo quattro lingue e per me non era un peso viaggiare”.


UNA MAMMA IN CARRIERA

Così inizia la storia di successo di Matilde Bocca, che poi diventerà mamma di Francesco e che da manager affermata continuerà a viaggiare anche quando suo figlio è molto piccolo. “Oggi Francesco ha 32 anni- ha raccontato alla Dire- e dopo 11 anni di studi ed esperienze in Inghilterra ha deciso di portare il suo ‘know how’ alla nostra azienda”. E lo ha scelto per la passione con cui ha sempre sentito parlare la mamma dell’azienda.

“Sono la vicepresidente della società e consigliera d’amministrazione, oltre che azionista come tutti noi fratelli. Da quando papà è morto, nel 1990, momento in cui avevamo 5 alberghi, oggi siamo arrivati ad averne 11” ha spiegato l’imprenditrice, sottolineando come un’azienda ereditata abbia bisogno poi che le nuove generazioni “si facciano le ossa” per crescere ed espandersi. Anche in questa vita di successo c’è una storia di genere da raccontare.

Io e mio fratello prendiamo le decisioni insieme, ci difendiamo, ci adoriamo, ma le famiglie al Nord, allora e forse anche oggi, sono molto maschiliste. In azienda infatti, ad un certo punto, è entrato mio fratello, ultimo di cinque figli e di 13 anni più piccolo di me, che oggi è appunto il presidente e che ha fatto una carriera galoppante perché maschio. Ringrazia di essere un maschio – questo gli dissi – se lo fossi stata io, non saresti mai arrivato dove sei oggi”. Matilde Bocca ha dato un’impronta forte alla sua azienda: “Il reparto commerciale che ho messo su è totalmente al femminile. Donne sono le venditrici, il direttore commerciale e 2 direttori generali sono donne” ha spiegato, sottolineando che un’azienda come un hotel forse più di altre richiede doti e attitudini che sono tipiche del femminile.

“Un hotel- ha detto- ha bisogno di una brava padrona di casa che segua tutto”. Come presidente di Aidda Lazio, Matilde Bocca ha molto a cuore l’aiuto e il supporto alle giovani imprenditrici e a chi si sta formando per diventarlo e ha ricordato la recente premiazione che ha visto, a Roma, sul podio tre originali e giovanissime donne, fondatrici di start up. “Il futuro è nelle iniziative di queste giovani, ci vogliono spalle coperte, ma anche entusiasmo e pazienza. Oggi ci sono settori che ai nostri tempi non esistevano”, ma da imprenditrice ha mandato anche un messaggio chiaro alle Istituzioni perché “non farebbe male un aiuto, soprattutto quando queste donne mettono su famiglia e a quel punto arriva la scelta se dedicarsi al lavoro o alla famiglia. Io ho avuto il privilegio di poter andare negli Stati Uniti e lasciare mio figlio ad una tata a 6 mesi, ma ho sempre pensato che se avessi visto sofferenza in mio figlio sarei tornata indietro”.

Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it