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Bagarre in Senato sui vaccini, no a voto segreto fa infuriare il Pd

Il Pd aveva chiesto il voto segreto su vaccini e autocertificazioni per entrare a scuola

Pubblicato:20-09-2018 11:46
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:34

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ROMA – Bagarre in Aula al Senato sull’esame dell’articolo 6 del dl Milleproroghe. Protagonisti il capogruppo Pd Andrea Marcucci e la presidente Maria Elisabetta Alberti Casellati. Il problema è la richiesta di scrutinio segreto su alcuni emendamenti all’articolo 6, quello relativo ai vaccini e all’ingresso a scuola. “La richiesta è motivata con il riferimento all’art, 32 secondo comma della Costituzione, ne avevamo già discusso la volta precedente”, spiega Casellati intervenendo in Aula, “la richiesta non è ammissibile in quanto gli emendamenti in questione non incidono sull’art. 32 ma riguardano semmai l’accesso all’istruzione tutelato dall’art. 34 della Costituzione, in quanto tali proposte sono mirate a modificare la proroga della presentazione della documentazione sostituiva relativa alle vaccinazioni da presentare presso scuole e istituti”.

Dura la risposta di Marcucci: non comprendo questa decisione come non la compresi nella precedente richiesta”, anche perché si sta votando con il nuovo regolamento del Senato e quindi non vi sono precedenti specifici. “Sono molto preoccupato della decisione che ha preso”, prosegue, “lei oggi ha creato un precedente, ma un precedente molto preoccupante perche si è modificato regolamento ed emendamento”, quindi “situazioni molto diverse dai precedenti”. In tutto ciò “non è tutto quello che lorsignori hanno messo in un decreto di proroga va interpretato come una proroga”, dice il capogruppo Dem, e in questo dl “vi sono cose che con le proroghe non hanno nulla a che fare”. L’art. 32 della Costituzione è coinvolto perché “si parla della sicurezza dei cittadini, si parla di scelte che mettono a rischio la vita dei nostri bambini– dice Marcucci- e lei vuole impedire a quest’Aula con una interpretazione quantomeno dubbiosa e sicuramente forzata che non si può votare a scrutinio segreto?”, anche “per essere in grado di non rispettare le vergognose indicazioni che i loro partiti gli stanno fornendo“. Insomma, “siamo preoccupati per il funzionamento del Senato oltre che del Governo”, aggiunge.

Non lo posso accettare“, ribatte la presidente del Senato Maria Elisabetta Alberti Casellati, “dal mio punto di vista, al di là dell’interpretazione degli articoli su cui il dibattito può essere aperto, il fatto che una decisione possa mettere in discussione la salute dei bambini non posso accettarlo”. E prosegue Casellati: “non accetto che mi si dica che qui non si tutela la salute dei bambini, non lo accetto“, così come non è accettabile dire che “l’atteggiamento della presidenza avrebbe nuociuto gravemente ai bambini”, questo “non lo accetto e non credo di essere uscita dai binari della mia conduzione dell’Aula” Rispetto al voto segreto, “chi intende tutelare la salute dei bambini dovrebbe essere qui a dirlo apertamente e non segretamente”, prosegue la presidente del Senato, “se sta a cuore a tutti, e anche a me, mi pare una considerazione ovvia, diciamolo chiaro davanti a tutti che la vogliamo tutelare, non abbiamo bisogno del voto segreto”, perché “non abbiamo bisogno di nasconderci, la nostra coscienza è pubblica e non va nascosta”. Ancora “l’attribuirmi atteggiamenti che non possono essere terzi rispetto a quest’Aula, non lo accetto perché non me lo attribuisco, pensando di avere una buona autocritica”, conclude Casellati, “alla luce di questo ritengo di chiudere questo episodio”.


Senatori Pd: “No a voto segreto colpo a democrazia”

“La maggioranza di Lega e M5s ha impedito, con l’avvallo della presidente Casellati, il voto segreto sui vaccini, che avevamo chiesto per permettere ad ogni parlamentare di esprimersi in piena coscienza e libertà, al riparo dai dictat dei partiti. Ciò che è accaduto è grave. Su un tema delicato come quello della vaccinazione obbligatoria, si consuma un altro pericoloso strappo alle regole della democrazia parlamentare”. Lo scrive l’Ufficio stampa del gruppo Pd sul profilo Facebook dei senatori Pd, sul quale è postata una clip con stralci degli interventi del presidente Marcucci e del senatore Ferrari.

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