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Fotografia in chiaro scuro. Giovani europei cresce consumo droghe, in calo tabacco e alcol

Le nuove droghe (Nps) sembrano oramai più diffuse di altre come amfetamine, ecstasy, cocaina

Pubblicato:20-09-2016 16:49
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 09:05

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alcol birraROMA – E’ una fotografia in chiaro scuro quella scattata dall’Espad sugli studenti europei di 15-16 anni. Il rapporto dell’European School Survey Project on Alcohol and other Drugs ha coinvolto 35 Paesi europei e un totale di 96.043 studenti. Alunni che nel 2015 hanno partecipato all’indagine rispondendo nelle proprie classi a un questionario anonimo. La VI rilevazione di dati Espad, condotta in Italia dall’Istituto di fisiologia clinica del Consiglio nazionale delle ricerche (Ifc-Cnr), è stata presentata oggi presso l’Agenzia europea per il monitoraggio del fenomeno droga. Ciò che è stato messo in evidenza sono le forti preoccupazioni per la diffusione delle nuove sostanze psicoattive e delle dipendenze comportamentali. Il consumo di sostanze illecite che, seppure stabile, mostra percentuali molto elevate a causa degli aumenti registrati tra il 1995 e il 2003. In diminuzione, invece, il consumo di alcol e di tabacco.

Droghe e non solo lo studio ESPAD

“Lo studio si ripete ogni quattro anni ed è ormai in grado di fornire le tendenze nelle ultime due decadi dei comportamenti a rischio degli adolescenti. Assunzioni di sostanze tra cui tabacco, alcol, droghe illecite, inalanti, prodotti farmaceutici e nuove droghe. Ma anche utilizzo problematico di internet, gaming online e gioco d’azzardo”, spiega Sabrina Molinaro, ricercatrice dell’Ifc-Cnr e principal investigator italiano del progetto. – Diminuisce il consumo di alcol e/o tabacco, ma preoccupa il binge drinking.

Consumo di tabacco in calo

Si osservano alcuni sviluppi positivi che si inseriscono nel contesto delle politiche di contrasto degli ultimi 20 anni. La percentuale di fumatori quotidiani è diminuita dal 21% al 12%. Un punto percentuale in più tra i maschi. Un divario di genere che si è ridotto negli anni e, tra questi, coloro che hanno iniziato prima dei 13 anni è scesa dal 10% al 4%. Il 46% degli intervistati ha riferito di aver fumato almeno una volta nella vita, mentre meno di un quarto (21%) si dichiara ‘fumatore corrente’. Con ciò si deve intere colui che ha ammesso di aver fumato negli ultimi 30 giorni. Nonostante le severe normative sull’accesso degli adolescenti al tabacco, in vigore in molti Paesi, oltre il 60% ha riferito di poterne trovare facilmente. In Italia, ad aver sperimentato l’uso di tabacco è il 58% degli studenti. Nel 1995 la percentuale era al 64. Il 37% ha fumato nell’ultimo mese, una diffusione stabile quindi molto più elevata rispetto alla media dei coetanei europei. Tra gli studenti che fumano quotidianamente, gli italiani rimangono stabili nel corso degli ultimi 20 anni al 21%. Un livello più elevato della media comunitaria.


Alcol, livelli ancora elevati ma tendenza in calo

L’uso di alcol, come per il tabacco, rimane su livelli elevati. Si notano, però, tendenze positive dal 1995. Tra gli adolescenti europei il consumo una tantum è diminuito dall’89% all’80%. L’usoalcol e fumo corrente dal 56% al 48%. Una marcata diminuzione dopo il picco registrato nel 2003. La percentuale di ‘binge drinking’ (5 o più bevute in una singola occasione) si attesta agli stessi livelli di 20 anni prima. E’ comunque diminuita tra il 2011 e il 2015. In particolare per i ragazzi dal 44% a 37%; per le ragazze dal 38% al 33%. Il 35% ha riferito di aver praticato ‘binge drinking’ nell’ultimo mese. Oltre tre quarti degli intervistati (78%) dichiarano di reperire facilmente alcolici. In Italia, ad aver bevuto alcolici almeno una volta nella vita è l’84% degli studenti. Una percentuale, questa, in diminuzione sia rispetto al picco del 2007 (90%), sia rispetto al 1995 (88%). Il consumo corrente interessa invece il 57%, facendo registrare la prima diminuzione dal 2003 (63%). Non si osservano differenze per il ‘binge drinking’ (34%).

Droghe illecite, consumo stabile ma elevato

L’uso di droghe illecite è stabile ma a livelli molto elevati. In media il 18% degli studenti riferisce di aver assunto una sostanza illecita almeno una volta, ma le percentuali tra i paesi partecipanti all’indagine variano notevolmente. Si va dal 6% al 37%. Dopo la generale tendenza al rialzo tra il 1995 e il 2003, la diffusione del consumo di droghe è sostanzialmente stabile. Rimane, tuttavia, su livelli molto elevati, con 10 Paesi che superano il 25%. Tra questi l’Italia (28%). La sostanza più diffusa è la cannabis. Riferisce di averla provata almeno una volta il 16% degli studenti (media di variazioni dal 4% al 37%). In aumento dall’11% del 1995 anche se in calo rispetto al picco del 2003 (19%). Il consumo negli ultimi 30 giorni è del 7% medio (variazioni dall’1% al 17%), in crescita dal 4% di vent’anni prima. Tre studenti su 10 considerano la cannabis facilmente disponibile. Molto più di altre droghe illecite: ecstasy (12%), cocaina (11%), amfetamine (9%), metamfetamine (7%) e crack (8%). Il 4% degli studenti (dall’1% al 10%) ha sperimentato le nuove sostanze psicoattive almeno una volta, mentre il 3% (dall’1% all’8%) ne ha riferito un uso recente (almeno una volta nell’ultimo anno).

Le nuove droghe

giovani nuove droghe“In media, le Nps sembrano oramai più diffuse di altre sostanze come amfetamine, ecstasy, cocaina o Lsd. Questo fatto evidenzia la necessità di approfondire il monitoraggio delle nuove droghe che vengono quotidianamente immesse sul mercato”. Per Sabrina Molinaro, “sono disponibili sia in forma pura che in preparati e non sono inserite nella lista delle droghe controllate dalle Nazioni Unite, ma pongono rischi per la salute pubblica comparabili a quelle delle sostanze illegali già note. Esistono vari gruppi di nuove sostanze, tra le quali le più diffuse sono: cannabinoidi sintetici, catinoni sintetici, fenetilamine, ketamina e analoghi, piperazine. Tuttavia, il numero e la composizione delle Nps sono in continua evoluzione”. Anche in Italia, la sostanza illecita più diffusa è la cannabis, con una percentuale ben più alta rispetto al resto d’Europa (27% contro il 16%) e in netto aumento rispetto al 2011 (21%). Ad averla provata negli ultimi trenta giorni è il 15% degli adolescenti italiani. Il 5% dei nostri studenti riferisce di aver provato Nps almeno una volta nell’ultimo anno, attestandosi al sesto posto su 35 Paesi.

Internet e gioco d’azzardo

L’uso di internet e il gioco d’azzardo: una nuova minaccia? Essendo internet ormai parte integrante della vita quotidiana degli adolescenti, si è reso necessario indagarne l’utilizzo con un focus sulle varie attività svolte online. In esame l’uso dei social media il surfing, lo streaming, il gaming. Occhio anche al gioco d’azzardo e al commercio di prodotti. In media, gli studenti europei sono connessi quasi 6 giorni su 7 a settimana. Le ragazze frequentano regolarmente, ovvero quattro o più giorni alla settimana, i social media più dei coetanei (83% contro 73%). In tutti i Paesi, il gioco online è invece più diffuso tra i maschi (39% contro il 7%). Questi hanno anche riferito di giocare d’azzardo più delle coetanee, sia nell’ultimo anno (23% contro il 5%) che frequentemente (12% contro 2%). In Italia, gli studenti si connettono in media circa 6 giorni su 7 e l’attività prevalente (4 o più giorni alla settimana) è l’utilizzo dei social media. Se l’80% è “social”, il 22 utilizza la connessione per dal gaming (22%), mentre il 3% riferisce di aver giocato frequentemente d’azzardo, in media con i valori rilevati a livello europeo.

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