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Duplice omicidio nel rione Fiat a Napoli est

Il delitto è avvenuto in un appartamento di via Eugenio Montale a Ponticelli

Pubblicato:20-07-2022 12:33
Ultimo aggiornamento:20-07-2022 14:11

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NAPOLI – Duplice omicidio a Napoli, nel rione Fiat del quartiere orientale di Ponticelli. I carabinieri sono sul posto. Il delitto si è consumato in via Eugenio Montale. Le vittime si chiamavano Carlo Esposito, 29 anni, e Antonio Imperatore, 55 anni. Gli omicidi sono avvenuto in un appartamento. Una delle due vittime si trovava sull’uscio della porta.

RUOTOLO (MISTO): “CAMORRA FUORI CONTROLLO

“Un duplice omicidio di camorra in un appartamento di via Montale a Ponticelli nell’area Est di Napoli. Due persone massacrate a colpi di pistola dai killer del clan che scuotono ancora di più residenti e commercianti obbligati a vivere in un perenne coprifuoco tra omicidi, stese e attentati dinamitardi. Si tratta dell’ennesimo fatto di sangue che si è verificato a poche ore dall’arresto del boss Emmanuel De Luca Bossa e di altre tre persone, tra cui un minorenne irreperibile, per aver effettuato ad inizio luglio una ‘stesa’ in viale Margherita a Ponticelli e minacciato in un altro episodio con una mitraglietta Skorpio dei poliziotti. Siamo stanchi di ripeterlo: il debordare della violenza a Napoli deve diventare questione nazionale. È minacciata la convivenza civile e l’incolumità pubblica”. Lo afferma in una nota il senatore del gruppo Misto Sandro Ruotolo.

“A Napoli, in questo momento, potrebbe accadere di tutto. Già sono troppe le vittime innocenti della camorra. È vero, c’è forte attenzione da parte del ministro dell’Interno, sono stati inviati più poliziotti e rinforzi a Napoli. C’è un grande lavoro della magistratura e di tutte le forze dell’ordine. Ma tutto questo non basta. Lo Stato – chiede Ruotolo – deve fare di più, intervenire a 360 gradi: mettere mano al disastro sociale, educativo, culturale di intere generazioni lasciate allo sbando e disponibili ad ingrossare le fila del sistema criminale. Ogni anno oltre seimila minori entrano nel circuito carcerario per reati commessi, figli di camorra, in maggioranza recidivi. Al contrario, ce lo dice l’Istat, tanti giovani napoletani e campani preferiscono andare via, scappare e costruire altrove il proprio futuro. Bisogna fare presto, Napoli va disarmata”.


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