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Sottraevano merce ad ambulanti extracomunitari con regolare licenza, arrestati due agenti municipali di Reggio Calabria

Posti agli arresti domiciliari sono stati sospesi dal lavoro per 12 mesi per i reati di concussione indebita, falso ideologica e violenza privata

Pubblicato:20-07-2021 11:55
Ultimo aggiornamento:20-07-2021 14:18
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REGGIO CALABRIA – Due agenti della polizia locale di Reggio Calabria sono stati arrestati oggi dalla guardia di finanza e altri 7 sono stati sospesi dal lavoro per 12 mesi, per i reati di concussione indebita, falso ideologica e violenza privata. L’ordinanza è stata emessa su richiesta della Procura della Repubblica di Reggio Calabria a seguito di una denuncia di un cittadino extracomunitario, venditore ambulante con regolare licenza, che aveva subito la sottrazione della merce che esponeva alla vendita, senza la redazione e il rilascio di alcun verbale di sequestro amministrativo o di contestazione dai due agenti ora posti agli arresti domiciliari.

Le attività investigative preliminari hanno consentito di verificare, anche tramite l’acquisizione e l’analisi di video-registrazioni, la veridicità di quanto denunciato dall’ambulante. Da un successivo sviluppo dei primi input investigativi, le fiamme gialle hanno rilevato come altri sette appartenenti alla polizia locale di Reggio Calabria, sottraessero sistematicamente, nell’ambito degli ordinari servizi finalizzati al contrasto dell’abusivismo commerciale, la merce esposta per la vendita da ambulanti di origini extra-comunitarie, senza provvedere alla redazione e al rilascio di verbali di sequestro amministrativo o di altri atti, ma procedendo alla successiva pubblicazione, sull’Albo Pretorio del Comune, di verbali di rinvenimento di merce redatti nei confronti di soggetti ignoti.

È stato possibile anche constatare come i due poliziotti locali reggini, sottoposti ai domiciliari, avessero messo in piedi un sodalizio finalizzato alla ricerca di veicoli da rottamare, unitamente a tre persone a cui sono riconducibili due imprese operanti nel settore del soccorso e della rimozione di veicoli, una delle quali è una depositeria giudiziaria autorizzata, oggi sottoposta a sequestro, con l’intento di trarne dei guadagni illeciti. L’interesse in questione è risultato, talvolta, essere circoscritto a singole componenti degli autoveicoli, alimentando un vero e proprio business sui pezzi di ricambio.

FALCOMATÀ: “COMUNE PARTE LESA, SE RISCONTRI CONFERMATI CI COSTITUIREMO PARTE CIVILE”

L’odierna indagine eseguita dalla guardia di finanza di Reggio Calabria fotografa uno spaccato inquietante sull’operato di alcuni agenti della polizia locale del Comando reggino. Circostanze gravi, da stigmatizzare con forza, certamente incompatibili con lo spirito e l’attività di servizio operata quotidianamente dai nostri agenti di polizia, e fortemente lesive dell’immagine e dell’onorabilità del Corpo e dell’intera Città”. Così in una nota congiunta il sindaco Giuseppe Falcomatà, l’assessore alla polizia municipale Paolo Brunetti e il comandante del corpo Salvatore Zucco che aggiungono: “Confidiamo in un rapido accertamento dei fatti, manifestando agli organi inquirenti la piena disponibilità alla collaborazione da parte dell’Amministrazione comunale e del Comando di polizia locale nella certezza che sarà fatta piena luce sulle gravi accuse ipotizzate e sulle responsabilità, ovviamente differenziate, dei singoli indagati”. “Se i riscontri giudiziari dovessero accertare la sussistenza delle accuse formulate – concludono – il Comune di Reggio Calabria si costituirà parte civile contro gli abusi riscontrati, al fine di tutelare l’immagine e l’integrità del lavoro di servizio del Comando nei confronti della comunità reggina”. 


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