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Tg Ambiente, edizione del 20 luglio 2021

Pubblicato:20-07-2021 15:04
Ultimo aggiornamento:20-07-2021 15:05

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AL VIA APPENNINO BIKE TOUR 2021, PIÙ DI 300 COMUNI ATTRAVERSATI

Duemilaseicento chilometri, quattordici regioni dalla Liguria alla Sicilia, più di trecento comuni attraversati e 44 comuni tappa, 26 parchi e aree protette. Questi i numeri di Appennino Bike Tour, la ciclovia dell’Appennino, la più lunga d’Italia: il più importante progetto di turismo sostenibile mai realizzato nel nostro Paese. Ora con la campagna itinerante Appennino Bike Tour, ‘il Giro dell’Italia che non ti aspetti’, organizzata da Legambiente e ViviAppennino, dal 16 luglio fino all’8 agosto, il tracciato della ciclovia si animerà di iniziative lungo tutto lo Stivale incrociando piccoli borghi e aree protette. Un team di ciclisti, insieme a Legambiente e ViviAppennino, percorrerà la ciclovia dal nord al sud della Penisola, sostando in ognuna delle 44 tappe dove saranno organizzati convegni, degustazioni e molti altri eventi insieme alle Amministrazioni locali, gli Enti Parco attraversati dal tracciato e le varie realtà interessate.

AMBIENTE, RETE DI TERMOMETRI PER MISURARE LA ‘FEBBRE’ DEL MARE 

Una rete di sensori-termometro sottomarini in grado di misurare ogni 15 minuti le temperature del mar Tirreno per comprendere l’impatto del surriscaldamento globale sugli ecosistemi sommersi.È l’obiettivo del progetto MedFever presentato in occasione della Giornata internazionale del Mar Mediterraneo, al quale partecipano ENEA (partner scientifico), l’associazione MedSharks, l’azienda Lush e un gruppo di subacquei volontari provenienti da centri immersione di Toscana, Lazio, Campania, Calabria, Sicilia e Sardegna. Per misurare la ‘febbre’ del nostro mare, i termometri marini dovranno acquisire le temperature nell’intera colonna d’acqua e per questo saranno collocati, sia a largo che sotto costa, in dieci punti strategici del Mar Tirreno: Castellammare di Stabia e Marina di Camerota (Campania), isola del Giglio (Toscana), Nettuno e isola di Ponza (Lazio), Scilla (Calabria), isola di Ustica (Sicilia), Santa Teresa di Gallura, Capo Figari e golfo di Cagliari (Sardegna).

GREENPEACE, CAMBIAMENTI CLIMA MINACCIANO BIODIVERSITÀ DEI MARI

Gli effetti dei cambiamenti climatici sulla biodiversità dei mari italiani sono sempre più evidenti: lo confermano i monitoraggi condotti questa estate dai ricercatori del DiSTAV dell’Università di Genova nelle aree marine protette di Capo Carbonara Villasimius (Sardegna) e di Torre Guaceto (Puglia), due delle stazioni di studio del progetto “Mare caldo” di Greenpeace. I monitoraggi condotti in Sardegna nell’area marina protetta di Capo Carbonara mostrano una situazione in rapida evoluzione: fenomeni di sbiancamento delle alghe corallinacee fino ai 35 metri, non presenti nell’area lo scorso anno, e gravi impatti sulle colonie di gorgonie, soprattutto tra i 20 e 30 metri di profondità, dove in alcuni siti si è riscontrata la morte del 90 per cento delle colonie di gorgonie gialle (Eunicella cavolini). A Torre Guaceto non sono estati evidenziati gravi fenomeni di mortalità sugli organismi studiati, ma anche in quest’area marina protetta si possono osservare gli effetti dei cambiamenti climatici, come lo sbiancamento delle alghe corallinacee, soprattutto alle profondità più superficiali, e del madreporario mediterraneo (Cladocora coespitosa). 


MARCHE. SEQUESTRATE 253 PIANTE PEYOTE, UN ARRESTO

Oltre 250 cactus Peyote, che crescono nelle zone desertiche del Messico, famosi per le loro capacità psicotrope dovute al contenuto di mascalina, alcaloide psichedelico utilizzato nei riti sciamanici dai nativi americani, sono state sequestrate dai militari del Raggruppamento Carabinieri Cites di Roma – Reparto Operativo, insieme ai colleghi dei Nuclei Cites di Fermo ed Ancona e delle Stazioni carabinieri forestali di Fermo ed Ancona. Arrestato un 42enne incensurato di San Benedetto del Tronto, per detenzione e coltivazione di piante considerate sostanze stupefacenti dalla normativa nazionale. I cactus di genere Lophophora, 253 in tutto, erano occultati in una serra nelle pertinenze dell’abitazione dell’arrestato. Nell’operazione ‘Sciamano’ sono stati sequestrati anche altri 53 esemplari di cactus in via di estinzione, tutelati dalla Convenzione di Washington (Cites), detenuti illegalmente senza alcuna documentazione relativa all’origine e anche 4 testuggini terrestri, anche queste prive di documentazione sulla regolare detenzione.

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