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“Green pass come tatuaggio della Shoah”, polemica per post di un deputato della regione Sicilia

Bufera su Sergio Tancredi, ex Movimento cinque stelle e oggi componente del gruppo parlamentare di Attiva Sicilia

Pubblicato:20-07-2021 08:22
Ultimo aggiornamento:20-07-2021 14:38

shoah tancredi
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PALERMO – È polemica su un post del deputato dell’Assemblea regionale siciliana Sergio Tancredi, ex Movimento cinque stelle e oggi componente del gruppo parlamentare di Attiva Sicilia, che per criticare il green pass ha pubblicato sul proprio profilo privato Facebook la foto con un tatuaggio e una matricola che ricordano quelle subite dagli ebrei nei lager nazisti.

“A breve…per chi non si allinea… – si legge sul post -. magari pratica inserita in un Dpcm! Sapevatelo…”. A Tancredi ha risposto il capogruppo del M5s a Sala d’Ercole, Giovanni Di Caro: “Per un post come quello fatto stamattina dal deputato regionale Sergio Tancredi ci sono poche cose da fare – le parole di Di Caro -, vergognarsi e correre a cancellarlo, non prima di avere chiesto umilmente scusa a tutti, nel rispetto della memoria dei morti nei campi di sterminio e per tutelare l’istituzione che rappresenta, in questo caso in maniera non proprio degna, anzi”.

Secondo il capogruppo M5s all’Ars “paragonare il green pass ai tatuaggi dei campi dello sterminio nazista di 6 milioni di ebrei è qualcosa che fa semplicemente raggelare. Peggio ancora se queste affermazioni vengono fatte da chi ha un ruolo pubblico – ha concluso – ed è chiamato a rappresentare il popolo siciliano. Vaccinato e non”.


E nel pomeriggio Tancredi, che non ha cancellato il post, torna con una lunga nota sull’argomento: “Io credo che oggi il governo, e per suo conto il ministro Speranza, debba avere la forza di dichiarare obbligatoria la vaccinazione anti-Covid. E così nessuno potrà svincolarsi, ma tutti potremmo avere il diritto di chiedere l’evidenza scientifica degli effetti dei vari vaccini – ha sottolineato -. E peraltro, in presenza di danni provocati dal vaccino, sapremmo a chi chiedere i risarcimenti. Invece, si spinge per un vaccino per il quale si chiede di firmare un consenso informato che deresponsabilizza da ogni effetto dannoso. La mancanza di chiarezza ha determinato questo caos, se il vaccino è lo strumento per contrastare il Covid lo si renda obbligatorio – ancora il deputato di Attiva Sicilia -. Soluzione semplice che lo Stato non ha mai pensato di attuare. E ciascuno è libero di farsi un’idea sui motivi. Siamo arrivati ad un punto – ha aggiunto – in cui deve essere chiaro che ci troviamo di fronte a due blocchi sociali contrapposti. E un conflitto di questo genere è quanto di peggio possa accadere in un Paese come il nostro in cui le divisioni provocano odio e risentimento così profondi da lasciare presagire conseguenze nefaste sul piano sociale ed economico. Per questo motivo ho fatto il riferimento al clima che ha preceduto l’olocausto, quando l’isolamento e la gogna sono stati i primi passi della più grande tragedia del mondo contemporaneo”.

Contro Tancredi anche una richiesta di dimissioni avanzate dalla direzione del Pd di Trapani: “Tipico atteggiamento di chi non ha argomenti – è stata la replica del parlamentare -. Del resto il Pd ormai è ridotto al punto di assecondare il populismo più bieco unito alla tradizione storica del partito, eliminare l’avversario che ha idee diverse. Per questo una simile baggianata politica non merita risposta“.

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