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Festa dell’Indipendenza in Colombia, la rivoluzione bolivariana partì da Roma

La lotta di liberazione condotta da Simon Bolivar, il cui sogno era riunire in un unico stato tutti i paesi dell'America Latina, ebbe inizio nella Città Eterna

Pubblicato:20-07-2016 15:34
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 08:55

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ROMA – Un legame molto saldo associa l’Italia con gli stati dell’America Latina e in particolar modo con la Colombia, di cui oggi ricorre il giorno dell’Indipendenza.

In pochi conoscono la storia di liberazione dei paesi sudamericani dalla Spagna: anche se si tratta di un periodo affascinante, i programmi scolastici italiani gli dedicano poco o nessuno spazio. Ancor meno si e’ a conoscenza del fatto che la lotta di liberazione condotta da Simon Bolivar, il cui sogno era riunire in un unico stato tutti i paesi dell’America Latina, parte da Roma.

LA STORIA DI BOLIVAR A ROMA

In un breve soggiorno nella citta’ eterna, Bolivar, mentre percorre la via Nomentana per una scampagnata, viene portato dal suo amico Simon Rodriguez sul Monte Sacro. Qui Rodriguez gli racconta che nel 494 a.C la plebe si ritiro’ per dar vita a una vera e propria rivolta contro il patriziato. Questa porto’ all’istituzione dei tribuni della plebe, degli edili plebei e di una assemblea rappresentativa, il concilium plebis, che eleggeva i tribuni e gli edili plebei. Per ricordare l’evento fu edificata una grande Ara a Giove Terrifico facendone crescere la sacralita’ del luogo.


Il fatto colpisce profondamente Simon Bolivar che ci vede delle analogie con la situazione delle colonie americane cosi’, la sera del 15 agosto 1805, pronuncia il suo giuramento sul Monte Sacro: “Giuro per il Dio dei miei genitori, giuro per il mio onore e per la mia patria, che non daro’ riposo al mio braccio ne’ pace alla mia anima finche’ non avro’ rotto le catene che ci opprimono per volonta’ del potere spagnolo”.

simon bolivar

CHI E’ STATO SIMON BOLIVAR

Bolivar diventera’ una delle piu’ importanti figure della storia politica e culturale dei paesi latinoamericani nella maggior parte dei quali viene considerato un eroe. E’ stato un generale, un patriota e un rivoluzionario insignito del titolo onorifico di Libertador perche’ con il suo decisivo supporto contribui’ all’indipendenza di Bolivia, Colombia, Ecuador, Panama, Peru’ e Venezuela riunite poi sotto un unico stato, ‘la Grande Colombia’, di cui ne fu presidente tra il 1819 e il 1831 e proclamata dal Congresso di Angostura il 17 dicembre 1819 dotandola anche di una di una costituzione dal Congresso di Cucuta il 30 agosto 1821. In Italia molte amministrazioni locali hanno riconosciuto il valore del Libertador con statue e targhe. Nel 2005 nella pineta di Monte Sacro l’ex Presidente del Venezuela Hugo Chavez finanzio’ e fu presente alla posa di una stele con busto a ricordo dell’evento nel parco che oggi e’ chiuso e totalmente abbandonato all’incuria e a volte persino luogo di spaccio e degrado sociale. Forse il modo peggiore per dimenticarsi chi ha combattuto per la liberta’.

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