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Nel Lazio è allarme siccità. Zingaretti: “Proclamo stato di calamità, anche le famiglie risparmino”

Il governatore: "Inviteremo i sindaci alle prime misure di contenimento ma il risparmio idrico dovrà coinvolgere anche le famiglie"

Pubblicato:20-06-2022 16:01
Ultimo aggiornamento:20-06-2022 20:09

nicola zingaretti
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ROMA – “Nelle prossime ore proclameremo lo stato di calamità naturale. L’emergenza climatica non è un problema del futuro, è un problema del presente. Vediamo quello che sta succedendo in tutta Italia, dobbiamo muoverci anche noi”. Lo ha annunciato il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, partecipando a un evento a Civitavecchia.

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“Lo stato di calamità servirà ad adottare immediatamente le prime misure – ha spiegato il governatore -, a invitare i sindaci alle prime misure di contenimento perché ovviamente dobbiamo prepararci a una situazione che sarà molto critica e dovrà basarsi sul risparmio idrico in tutte le attività, a partire dai consumi familiari, e anche alla ricerca di forme di approvvigionamento e di presenza vicino alle amministrazioni comunali”.


“Lo stato di calamità naturale è il primo step – ha proseguito Zingaretti – e, monitorando la situazione con le Prefetture, Acea e gli altri attori interessati, vedremo quali altri step successivi serviranno. Per ora mi permetto di dire a tutti di fare a attenzione e di fare i conti con l’emergenza climatica che in questo significa risparmiare acqua”, ha concluso il presidente della Regione Lazio.

“NO TURNAZIONE A ROMA E PROVINCIA”

“Allo stato attuale nel territorio di Ato 2”, che comprende anche Roma, “non è prevista né preventivata alcuna forma di turnazione” per la sospensione del servizio idrico, “questo anche grazie al fatto che dal 2017, quando ci fu l’altra famosa crisi di approvvigionamento, con i lavori fatti sulla rete distributiva si sono risparmiati 100 milioni di metri cubi d’acqua. La situazione però è grave, al massimo entro mercoledì procederemo alla proclamazione dello stato di calamità che darà strumenti utili a prelievi, ci auguriamo limitati, che permettano la non turnazione nel territorio di Acea Ato 2″. Lo ha detto il presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, al termine della riunione convocata in Prefettura per l’emergenza siccità alla presenza, tra gli altri, di rappresentanti della Protezione civile, di Acea Ato 2 e degli assessori regionali Daniele Leodori (vicepresidente con delega al Bilancio), Roberta Lombardi (Transizione ecologica) e Mauro Alessandri (Infrastrutture).

“Con il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ho già parlato – ha sottolineato Zingaretti – La situazione di Acea Ato 2, che poi era l’oggetto della riunione, ad ora esclude forme di turnazione di fonte idrica. Ma qui parliamo di fenomeni legati alla natura, quindi è bene verificare nei limiti del possibile le forme per invitare alla limitazione del consumo idrico. Questo credo sia molto utile e responsabile, addirittura a prescindere dal pericolo della turnazione”. Ad esempio, ha dichiarato il presidente, “gli stabilimenti balneari dovrebbero essere predisposti a un risparmio dell’acqua, a partire dalle docce. Ma ci sono tante formule: per questo chiediamo ordinanze comunali e non ne facciamo una regionale, perché ci sono delle esigenze territoriali diverse”.

LA SITUAZIONE NELLE ALTRE PROVINCE

“Nelle altre province (esclusa Roma, ndr) la situazione è più seria – ha sottolineato il governatore – , ci sono altri gestori spesso locali con i quali stiamo collaborando perché non piove da troppo tempo e le temperature così alte pongono un problema non nel Lazio, ma in tutta Italia e per alcuni aspetti in tutta Europa. Noi però ci stiamo preparando ad affrontare la situazione con provvedimenti strutturali e con una strategia di risparmio idrico, che a questo punto è veramente un imperativo”. A quanto si apprende, l’area in maggior sofferenza idrica nel Lazio è quella della provincia di Viterbo, ovvero il territorio di Acea Ato 1.

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