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Istat: “Calano le nascite, quasi la metà delle donne in età fertile non ha figli”

È quanto emerge dal Rapporto annuale dell'Istat

Pubblicato:20-06-2019 09:22
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 15:26
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ROMA – “Il declino demografico è dovuto al saldo naturale sempre più negativo per effetto della diminuzione delle nascite e dell’aumento tendenziale dei decessi; secondo i dati provvisori relativi al 2018 sono stati iscritti in anagrafe per nascita oltre 439 mila bambini, quasi 140 mila in meno rispetto al 2008, mentre i cancellati per decesso sono poco più di 633 mila, circa 50 mila in più”. E’ quanto emerge dal Rapporto annuale dell’Istat. 

Il dato dei 439 mila bambini nati, spiega l’Istituto, rappresenta un record negativo

Nel ’64, all’apice dei baby boomers, nacquero più di un milione di bimbi. “La popolazione residente in Italia è in calo dal 2015. Al 1° gennaio 2019 si stima che la popolazione ammonti a 60,4 milioni, oltre 400 mila residenti in meno rispetto al 1° gennaio 2015 (-6,6 per mille)”.

900 MILA DONNE IN MENO E UNDER 35 A CASA, ECCO IL CALO NASCITE

“La diminuzione della popolazione femminile tra 15 e 49 anni osservata tra il 2008 e il 2017 – circa 900 mila donne in meno – spiega circa i tre quarti del calo di nascite che si è verificato nello stesso periodo. La restante quota dipende dalla diminuzione della fecondità (da 1,45 figli per donna del 2008 a 1,32 del 2017)”, rileva l’Istat.


Il calo della presenza delle donne è un problema di struttura della popolazione che influenza dunque la demografia; l’altra componente responsabile del calo delle nascite individuata dall’Istituto di statistica riguarda il ritardo con il quale i giovani escono dalla casa dei genitori. Si tratta di un rinvio legato alla crisi e alle condizioni economiche, i giovani per mancanza di lavoro non possono dar corso al loro progetto di vita. “Al 1° gennaio 2018- si legge nel Rapporto- i giovani dai 20 ai 34 anni sono 9 milioni 630 mila, il 16% del totale della popolazione residente; rispetto a 10 anni prima sono diminuiti di oltre 1 milione 230 mila unità (erano il 19% della popolazione al 1° gennaio 2008). Più della metà (5,5 milioni), celibi e nubili, vive con almeno un genitore”.

45% DELLE DONNE TRA 18 E 49 ANNI NON HA FIGLI

“Nel 2016 il 45% delle donne tra i 18 e i 49 anni non ha ancora avuto figli; coloro che dichiarano che l’avere figli non rientra nel proprio progetto di vita sono meno del 5%. Per le donne e le coppie, dunque, la scelta di non avere figli è un fenomeno ancora molto contenuto nel nostro Paese mentre è in crescita la quota di coppie costrette prima a rinviare e poi a rinunciare alla realizzazione dei propri progetti familiari”, emerge dal Rapporto dell’Istat.

L’Istituto di statistica osserva come sia “in atto da decenni un processo di semplificazione delle strutture familiari che vede da un lato la crescita del numero di famiglie, dall’altro la contrazione del numero medio di componenti. Nel volgere di vent’anni le famiglie sono passate da 21 milioni (media 1996-1997) a 25 milioni 500 mila (media 2016-2017) e il numero medio di componenti da 2,7 a 2,4″. Al 1° gennaio 2018, “nella classe di età 15-64 anni gli uomini coniugati e quelli celibi quasi si equivalgono, oltre 9 milioni per entrambi i gruppi, pari rispettivamente al 49,0% e al 47,7% della popolazione di quella fascia di età”. A 45-54 anni “un uomo su quattro non si è mai sposato (il 24,0% è celibe nel 2018 contro il 9,6% del 1991) mentre sono nubili quasi il 18% delle donne (più che raddoppiate rispetto al 1991)”.

La diminuzione degli sposati “si ripercuote sul crollo delle nascite all’interno del matrimonio (317 mila nel 2017, 147 mila in meno rispetto al 2008)”. Infatti il legame “tra nuzialità e natalità è ancora forte nel Paese: sette figli su 10 nascono infatti all’interno del matrimonio. Le libere unioni sono più che quadruplicate negli ultimi vent’anni, passando da 291 mila del 1996-1997 a circa 1 milione 325 mila del 2016-2017. L’incremento è dipeso prevalentemente dalle libere unioni di celibi e nubili, passate da 95 mila a 813 mila circa. Le famiglie ricostituite more uxorio – quelle in cui almeno uno dei due partner ha avuto un’esperienza di matrimonio precedente – sono passate da 196 mila a circa 512 mila. Aumentano le nascite fuori del matrimonio che arrivano a oltre 141 mila nel 2017 (il 30,9% del totale dei nati)”.

Separazioni e divorzi sono in continua crescita a partire dal 2015: i divorzi hanno raggiunto gli 82 mila casi (+ 57,5% rispetto al 2014).

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