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Gli artisti di strada alla Festa della Musica di Roma: “Una bellissima iniziativa”

La musica loro la vivono, la suonano, in tutti i momenti, i tutti i luoghi, che sia una strada o una piazza: ecco gli artisti di strada

Pubblicato:20-06-2018 16:04
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 13:17

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ROMA – La musica loro la vivono, la suonano, la coccolano tutti i giorni, in tutti i momenti, i tutti i luoghi, che sia una strada o una piazza. Sono i busker, o gli artisti di strada. Come Francesco Provenzano, nato a Pescara ma trapiantato a Roma. Chitarrista, è artista di strada ma pure ‘session man’ (“Ho diversi progetti”). Attualmente con la sua chitarra elettrica si alterna tra esibizioni singole o in coppia con un altro musicista di strada, il senegalese Lampa Faly. Il 21 giugno sarà anche la loro festa, quella della musica: “E penso che sia una bellissima iniziativa. So che il Comune ha aperto spazi per suonare, mi fa piacere che si faccia, almeno per una volta l’anno”, anche se “dovrebbe essere così tutto l’anno. Mi dispiace se dei musicisti alla festa suoneranno senza ricevere compenso, è importante essere pagati, la musica è una professione”.


Bisogna dare valore a questo fenomeno grande che è l’arte di strada

Se potesse Francesco chiederebbe al Comune di Roma “di rivalutare i regolamenti sull’arte di strada, bisogna dare valore a questo fenomeno grande che è l’arte di strada. Quindi anche migliorare il regolamento, valutare anche l’attività concertistica, anche i locali. Bisogna mettere in condizione i gestori di far tanta musica dal vivo. C’è la crisi, i locali devono fare economia e non si possono permettere di pagare band. Sarebbe una buona iniziativa cercare di trovare fondi per sostenere i concerti ai locali”.


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