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La Camera dà l’ok alla legge sui Parchi naturali

Galletti soddisfatto, il Wwf tuona contro

Pubblicato:20-06-2017 17:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:26

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ROMA   – L’aula della Camera ha approvato il ddl sulle aree protette con 249 si’, 115 no e 32 astenuti. Il provvedimento, dopo le modifiche apportate da Montecitorio, torna in terza lettura al Senato.

GALLETTI: PASSO IMPORTANTE, AUSPICO OK DEFINITIVO AL SENATO

“La riforma della normativa sui parchi votata oggi dalla Camera, e che spero venga presto definitivamente approvata dal Senato, è un passaggio importante per migliorare la tutela dei gioielli del nostro patrimonio ambientale. E ringrazio il relatore Borghi e il presidente Realacci per l’impegno e la passione con cui hanno accompagnato questo provvedimento, ha commentato Galletti.

“Il Parlamento- ha sottolineato il ministro- con questa normativa innalza significativamente il grado di protezione di queste aree attraverso: un maggiore coinvolgimento delle istanze e delle istituzioni locali; aumentando la trasparenza nella designazione dei direttori dei parchi, assicurando competenza e professionalità attraverso bandi pubblici i cui requisiti sono indicati e verificati caso per caso dal Ministero; rendendo possibile una valorizzazione economica della risorsa parco, e quindi della istituzione parco/riserva”.


Io credo che le aree protette debbano essere sentite dalle comunità come un vantaggio non come un limite– aggiunge Galletti- e che debbano essere gestite da persone di provata competenza, riconosciute come tali sul territorio, per proteggere e valorizzare al meglio gli straordinari paesaggi, gli ecosistemi, la flora e fauna dei nostri parchi e dei nostri mari. A tal fine peraltro la normativa prevede lo stanziamento di nuovi fondi, 30 milioni di euro per i parchi e 9 per le aree marine, per programmi di tutela e protezione ambientale. E questo dato è un ulteriore segnale di attenzione in tempi in cui le risorse pubbliche vengono tagliate non incrementate”.

“La possibilità poi di fare di un parco o di un’area marina un fattore di crescita economica del territorio attraverso la concessione del logo-parco o altre forme di promozione- ha rilevato inoltre il Ministro- rappresenta un ulteriore modo per rendere più forte la tutela del patrimonio ambientale. Io credo che un parco ricco sia un parco più forte, un parco che può proteggere meglio le proprie eccellenze”. “Una comunità che vede, attraverso il parco, incrementare le proprie opportunità di crescita socio-economica- conclude Galletti- avrà certamente una cura e una coesione più forte attorno alla missione di tutela del territorio”.

WWF CONTRO: LEGGE CHE SNATURA I PARCHI E CI PORTA INDIETRO DI 40 ANNI

“Con il voto di oggi la Camera, non solo ha scelto di snaturare i Parchi Nazionali, ma ha portato indietro di quarant’anni la legislazione di salvaguardia della Natura: le nomine di presidenti e direttori saranno condizionate a logiche politiche e interessi locali; sarà più facile l’ingresso di cacciatori nei parchi; si introduce un sistema di royalties una tantum per cui non solo ‘se paghi, puoi inquinare’, ma se inquini lo fai a prezzo di saldo. Esiste, infine il rischio che questo testo apra un varco alle trivellazioni anche in aree protette”. E’ il commento del Wwf, che aggiunge: “Questa legge è riuscita, in un periodo di grande instabilità politica, nell’impossibile compito di mettere d’accordo gran parte delle forze politiche; quelle stesse forze politiche che hanno fatto abortire la legge elettorale ai primissimi emendamenti: evidentemente le considerano così irrilevanti da non meritare i necessari approfondimenti e l’attenzione che si dovrebbe ai tesori di natura italiani”.

“La Camera ha deciso di considerare il Capitale Naturale, che le nostre Aree Protette custodiscono, come una merce di scambio da mettere in mano ai poteri di parte e locali invece che un bene comune che appartiene a tutti i cittadini- dice ancora il wwf- Ha considerato le Aree Marine Protette che proteggono il mare di un Paese con 8mila chilometri di coste come delle ‘cenerentole’ che non hanno diritto né alle risorse né ad un’organizzazione lontanamente paragonabile a quelle dei Parchi terrestri. Ha precluso la strada, in modo pressoché definitivo, all’istituzione del Parco Nazionale del Delta del Po, nonostante quest’area nel 2015 abbia ricevuto il riconoscimento internazionale quale Area MaB (Man and the Biosphere Programme) UNESCO”.

“Per mesi il WWF ha chiesto alla Camera di correggere o abbandonare una legge cucita su misura sui portatori di interessi locali, con proposte di assoluto buonsenso come i concorsi per titoli ed esami per i direttori dei parchi. Per mesi il WWF ha chiesto un progetto di visione per le Aree Protette: un progetto per i prossimi 30 anni invece di una contro-riforma contestata da tutte le associazioni ambientaliste e da numerosi esponenti della scienza e della società civile. Quella a cui oggi la Camera ha dato il via libera- conclude il Wwf- è una legge che peggiora la situazione delle nostre aree protette: non solo lo Stato fa un passo indietro nella conservazione, ma si apre la strada a una miriade di interessi localistici. Per questa ragione la mobilitazione contro lo SNATURA Parchi per il Wwf deve continuare al Senato dove questo provvedimento dovrà avere il via libera definitivo”.

 

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