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Niente permesso per il battesimo del figlio. Ora Mondo convenienza si scusa: “Non sapevamo”

Parla Gianfranco Stefanoni, amministratore delegato di Primula Srl-Gruppo Mondo Convenienza

Pubblicato:20-06-2017 16:19
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:26

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BOLOGNA – In merito al permesso per un congedo parentale che “sarebbe stato negato ad un nostro dipendente“, dal gruppo Mondo Convenienza arriva una presa di posizione sulla vicenda che a Bologna, due giorni fa, ha portato alla proclamazione di uno sciopero pensato per consentire ad un lavoratore di partecipare al battesimo del figlio (cosa che, tra l’altro, ha spinto il Pd ad invocare l’intervento dell’arcivescovo Matteo Zuppi). Questo per “segnalare alcuni aspetti che non corrispondono ai valori che per la nostra organizzazione sono fondamentali”, si difende Gianfranco Stefanoni, amministratore delegato di Primula Srl-Gruppo Mondo Convenienza. Il dipendente Luca Carioli “ha presentato richiesta di congedo senza nessuna forma di confronto con la direzione del punto vendita”, ricostruisce Stefanoni, aggiungendo che “nella richiesta ovviamente non venivano specificate le motivazioni e quindi nessuno poteva sapere l’origine della necessità, tantomeno che si trattasse di un battesimo”. E poiché il lavoratore “era già inserito nei turni di lavoro“, il manager spiega che l’azienda, “come accade per tutti i propri collaboratori, si è resa disponibile ad un cambio turno con un altro collega eventualmente da lui individuato, così da garantire le presenze necessarie all’attività”. Scrive ancora Stefanoni: “Se l’azienda, ed io in prima persona, avesse conosciuto la motivazione, vista l’importanza dell’evento, senza alcun dubbio avrebbe fatto di tutto per concedere il permesso. Sono molto dispiaciuto dell’accaduto“.

Detto questo, al di là del caso specifico, “i lavoratori di Mondo Convenienza operano in un clima sereno, collaborativo e amichevole (cosi come lo stesso Carioli dichiara nelle sue affermazioni rilasciate ai media)- sottolinea Stefanoni- e l’azienda è molto sensibile alle loro esigenze“. A questo proposito, “mi piace ricordare come la stessa, nel definire le esigenze organizzative- continua l’ad- lasci piena libertà di scelta del periodo di ferie ai propri collaboratori”. Inoltre, dove possibile, “chiudiamo i nostri punti vendita, oltre che in occasione delle festività- sottolinea Stefanoni- il giorno della vigilia di Natale e del 31 dicembre proprio per consentire a tutti di poter passare queste giornate particolari con le proprie famiglie”. Nel caso specifico di Bologna, poi, “l’unità operativa si è più volte confrontata con la direzione del centro commerciale per proporre la chiusura dell’attività anche per la giornata del 15 agosto, cosa che per la prima volta avverrà quest’anno“. In conclusione, “spero che quanto prima si possa riprendere a collaborare in un clima sereno”, conclude Stefanoni.

di Maurizio Papa, giornalista professionista


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