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Mattarella chiama l’Ue: sui migranti auspico un contributo crescente. Renzi: non possiamo fare da soli

"Il nostro Paese continuerà a fare quanto

Pubblicato:20-06-2015 10:10
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 20:24

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sergio mattarella presidente“Il nostro Paese continuerà a fare quanto necessario per assicurare ai rifugiati e a coloro che chiedono asilo un trattamento rispettoso dei diritti fondamentali e della dignità umana, con l’auspicabilmente crescente contributo dell’Unione Europea e della comunità internazionale”. Cosi’ il presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel messaggio in occasione della Giornata mondiale del rifugiato.

Mattarella ha rivolto il suo “caloroso saluto ai rappresentanti dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati in Italia ed a tutti coloro, istituzioni, enti locali, aziende, volontari, cittadini, che ne sostengono le attività. La sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle classi dirigenti in relazione al dramma di chi vive quotidianamente gli orrori della guerra, la tragedia delle persecuzioni, la miseria e le migrazioni forzate, contribuisce a combattere l’indifferenza per le indicibili sofferenze di quanti, in cerca di un futuro migliore, sono costretti ad abbandonare il proprio paese”.

“L’Italia sente alto e forte – da sempre – il dovere di solidarieta’ nei confronti di chi giunge nel nostro paese – ha continuato il presidente della Repubblica Sergio Mattarella -, coltivando l’ispirazione e la speranza verso una vita piu’ sicura e un avvenire per se’ e per i propri figli”. Mattarella ha ringraziato in particolare l’UNHCR “per il significativo contributo che quotidianamente assicura, con impegno, dedizione e umanita’, e formulo voti per le sue attivita’”.


Sull’argomento, nel pomeriggio, è anche intervenuto il premier Matteo Renzi. “Quello dell’immigrazione- ha detto- è un tema difficile non solo per la delicatezza dell’argomento. Ma anche per le paure che suscita. Occorre decisione, determinazione ma anche buon senso e responsabilità, specie pensando che le regole europee sembrano scritte (Dublino II) contro gli interessi del nostro Paese che allora – incomprensibilmente – le appoggiò”.

“Un problema di portata storica come le migrazioni nel Mediterraneo si risolve solo attraverso una strategia di lungo respiro- ha aggiunto Renzi- cooperazione internazionale, accordi con Paesi africani, pace in Libia, lotta contro gli scafisti/schiavisti, procedure diverse per l’asilo politico, solidarietà europea sia a livello economico che di accoglienza”. Un problema che si risolve “tutti insieme: perché è impossibile pensare di lasciare solo un Paese. Nel frattempo ogni volta che un italiano salva una vita sono sempre più orgoglioso di essere alla guida di un Paese che sta scrivendo una pagina di civiltà in mezzo a tanta demagogia. Ma che non può fare tutto da solo”, conclude il presidente del Consiglio.

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