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Salvini a Bologna per l’alluvione: “Dighe ferme da decenni, ma non sono di destra o di sinistra”

Matteo Salvini a Bologna insieme al ministro dell'Interno Matteo Piantedosi pre la gestione dell'emergenza alluvione. Fuori dalla Prefettura piccola contestazione da parte di Potere al Popolo

Pubblicato:20-05-2023 19:12
Ultimo aggiornamento:20-05-2023 19:16

salvini bologna alluvione
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BOLOGNA – “Non ci sono dighe di destra o di sinistra, il territorio va infrastrutturato e messo in sicurezza“. A Bologna per fare il punto sull’emergenza che ha colpito l’Emilia-Romagna, il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, è tornato a parlare dei ritardi accumulati sul fronte delle opere. “C’è un problema di infrastrutture e di manutenzione del territorio”, dice. “Ci sono dighe ferme da decenni, servono e basta”, sostiene il ministro. A Bologna, insieme a Salvini, è arrivato anche il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, che insieme a Salvini ha fatto il punto sull’emergenza in Prefettura con il governatore dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini.

Fuori dalla Prefettura è andata in scena una breve contestazione, nei confronti di Salvini, da parte di alcuni esponenti di Potere al popolo, promotori dell’assemblea ‘Sos Emilia-Romagna, soldi ai territori non alle armi‘. È stato ricordato l”errore’ dei soldi stanziati per le armi e le dimenticanze – del Governo ma anche della classe politica dirigente della Regione Emilia-Romagna – rispetto alla crisi climatica in atto e alle conseguenze che sta portando in termini di disastri.

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“PER LA RICOSTRUZIONE SERVIRANNO NORME DI EMERGENZA”

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“Questa è una ricostruzione”, come dopo un terremoto, per questo “alla ricostruzione occorrerà associare norme di emergenza, tutelando la trasparenza e la lotta la malaffare”, sostiene il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, a Bologna per fare il punto sull’emergenza che ha colpito l’Emilia-Romagna. Quanto all’ipotesi che il presidente della Regione, Stefano Bonaccini, possa essere nominato commissario per la gestione dell’emergenza, in conferenza stampa risponde “non voglio fare torto a nessuno dicendo ‘mi piacebbe Tizio o Caio'”.

“SETTIMANA PROSSIMA POTREMO TORNARE A NORMALITÀ”

“L’obiettivo è tornare alla normalità dai primi giorni della settimana prossima, a Dio piacendo”. La previsione è del ministro delle Insfrastruttre, Matteo Salvini, che oggi a Bologna, insieme ai vertici delle Fs, Rfi, Autostrade, Anas e al presidente dell’Emilia-Romagna, Stefano Bonaccini, ha fatto il punto sulla situazione di strade e ferrovie dopo l’alluvione che ha devastato la Romagna e parte dell’Emilia. “Poi potremo concentrarci sulla conta dei danni e sulla messa in sicurezza del territorio”, aggiunge il ministro.

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“STIMA DANNI E COMMISSARIO? ASPETTIAMO MELONI”

Una stima dei danni dell’alluvione in Emilia-Romagna in vista del Consiglio dei ministri ad hoc di martedì? “La stima è ancora in corso e vedremo cosa porteremo in Cdm martedì. Anche per rispetto della presidente del Consiglio, che sta tornando in Italia, preferisco dare numeri quando li abbiamo. Non vedo l’ora di confrontarmi con lei”. Lo dice il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, partecipando oggi alla riunione con autorità e amministratori in Emilia-Romagna, per fare il punto sull’alluvione.
“Come ministero- continua Salvini interpellato- la certezza è che possiamo direttamente intervenire su Comuni e infrastrutture direttamente a rischio, mi assumo la responsabilità su questo e la competenza è mia. C’è un ministero dell’Economia che sta quantificando i danni, non è giusto- rimarca Salvini- dare numeri a caso. Così come sul commissariamento”. Su questo, continua il ministro delle Infrastrutture: “È chiaro che serviranno norme straordinarie, ma non dico mi piacerebbe Tizio o Caio. Certamente, la logica di superare alcuni intoppi burocratici, così come abbiamo fatto nel Codice degli appalti, serve alla ricostruzione. E questa è ricostruzione: invece che tremare la terra, in poche ore è venuta già l’acqua dal cielo che di solito viene già in diversi mesi. Alla ricostruzione- rilancia Salvini- bisogna associare norme di emergenza”.

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“GP IMOLA NON ERA SOSTENIBILE, SPRINGSTEEN TUTTO BENE”

A Imola “domani dovrebbe esserci il sole, ma avere 200.000 persone in un contesto come questo non sarebbe stato sostenibile. Spero che nel 2026 si possa recuperare quel che è saltato quest’anno, perché ha un grande indotto economico. Il mio ministero è organizzatore e ‘mandante’, visto che ci mette 5 milioni di euro. Imola e Monza sono Gran Premi che rappresentano un patrimonio da tutelare”. Così il ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, oggi pomeriggio interpellato durante la riunione in Prefettura a Bologna per fare il punto sull’alluvione.
E aggiunge Salvini sul concerto di Bruce Springsteen a Ferrara, celebrato nonostante l’emergenza tra qualche polemica: “Sul ‘Boss’- assicura Salvini- il mio potere di intervento era assolutamente inesistente, ma è andato tutto bene”. E nota su questo il presidente della Regione, Stefano Bonaccini: “È andato tutto bene”. Aggiunge ancora Salvini: “Il Boss lo amo come cantante, l’importante è che sia andato tutto bene. Non sta a me dire che fare o meno”.

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“MIT ‘ADOTTERÀ’ ALCUNI PICCOI COMUNI MONTAGNA”

Il ministero delle Infrastrutture adotterà alcuni piccoli comuni della montagna colpiti dal maltempo che hanno bisogno di interventi urgenti di messa in sicurezza. “Indipendentemente da quello che verrà deciso martedì nel Consiglio dei ministri”, spiega il ministro Matteo Salvini, a Bologna per fare il punto sul’emergenza.
“Particolare attenzione la dedicheremo a zone di montagna più fragili. Come ministero delle Infrastrutture potremo intervenire direttamente ‘di nostro’ per piccoli comuni che potremo adottare per la rimessa subito in sicurezza”, assicura Salvini.

COLLOT (POTERE AL POPOLO): “EMILIA-ROMAGNA KO, AFFRONTO 13 MLD PER PONTE STRETTO”

Salvini a Bologna è stato contestato in Prefettura dai promotori dell’assemblea ‘Sos Emilia-Romagna, soldi ai territori non alle armi‘. “Il ministro Salvini viene a Bologna per una conferenza stampa con le autorità competenti in merito alla gestione dei danni dovuti all’alluvione che ancora in queste ore sta colpendo i territori dell’Emilia-Romagna. Dopo giorni che viviamo le tragiche conseguenze dell’alluvione e spaliamo nel fango per aiutare le persone che stanno subendo i danni maggiori in tutta la regione e in Romagna in particolare, non possiamo accettare la pelosa ipocrisia di chi ha votato l’aumento delle spese militari dirottando risorse pubbliche e gettando benzina sul fuoco sull’attuale escalation bellica”. Scrivono da Potere al popolo.

“In queste ore tragiche, il nostro territorio non può subire l’affronto di chi semina morte e si prepara a investire oltre 13 miliardi di euro di fondi pubblici (secondo le stime più restrittive) per la realizzazione dell’inutile e dannoso Ponte sullo Stretto di Messina- afferma Marta Collot, portavoce nazionale di Pap e membro del Coordinamento nazionale di Unione popolare-“. Per Collot “l’intera classe dirigente, il governo e tutta la classe politica da destra al centrosinistra che governa la Regione Emilia-Romagna dovrebbero riconoscere il loro fallimento nella gestione della crisi climatica affrontata con cementificazione e consumo di suolo, quando il territorio nazionale dalla Sicilia al Piemonte vede infrastrutture viarie cadere letteralmente a pezzi e i corsi fluviali necessiterebbero di lavori enormi”. Pertanto da Pap rilanciano l’appello di convocazione per l’assemblea regionale che si terrà il 24 maggio in piazza San Rocco.

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SINDACO BOLOGNA A SALVINI: “SERVONO MILIARDI, NON MILIONI

“Vista la presenza del ministro Salvini oggi a Bologna chiedo a lui di mettere il massimo impegno per trovare le risorse che serviranno. Miliardi non milioni per la nostra Regione”. Lo dice il sindaco metropolitano Matteo, Matteo Lepore, al termine dei sopralluoghi di oggi nei Comuni di Budrio, Monzuno e Marzabotto, che seguono alle visite degli scorsi giorni a Molinella, Pianoro, Monte San Pietro e Sasso Marconi. Il sindaco lancia l’appello al ministro dopo che in particolare è “stato sulla statale Porrettana sul tratto Ponte di Loggiola di competenza Anas. Dovrebbe essere riaperto oggi, ma tutto il fronte franoso della Porrettana va messo in sicurezza con interventi straordinari attesi da tempo. Servono le gabbie per contenere le rocce e il terreno non appena smetterà di piovere. Così è per molti tratti. Chiedo al Ministro un’attenzione particolare per i nostri comuni di montagna e collina dove la terra continua a muoversi”.

Il primo cittadino prosegue a delineare il quadro: “Anche dai sopralluoghi odierni presso i comuni dell’area metropolitana emerge un quadro drammatico dei danni arrecati alle strade e alle infrastrutture del territorio bolognese. Andiamo ben oltre le stime comunicate in questi giorni. Ci vorranno mesi per mettere in sicurezza alcuni tratti, forse anni in alcuni casi- spiega Lepore-. Come Città metropolitana abbiamo uomini e mezzi impegnati ovunque dalla pianura all’Appennino. Siamo al fianco dei sindaci e delle comunità colpite in queste ore, assistendoli per ogni evenienza”.
Al termine dei sopralluoghi odierni, Lepore coglie altresì l’occasione “per ringraziare le centinaia di volontari impegnati a pulire dal fango e dai detriti case, cortili e strade. Ho incontrato cittadini in lacrime che hanno dovuto abbandonare le proprie case per le frane e per l’alluvione. Ci chiedono di agire e agire in fretta per mettere in sicurezza i territorio. Dobbiamo farlo con il massimo di unità nazionale e concretezza”.

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