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Migranti, Draghi: “È ora di trovare un accordo con l’Europa”. Letta: “Basta veti nazionali”

Il premier annuncia che riproporrà al prossimo Consiglio europeo il meccanismo di riallocazione mentre il segretario dem chiede di superare il voto all'unanimità nell'Ue

Pubblicato:20-05-2021 17:12
Ultimo aggiornamento:20-05-2021 19:16
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Di Ugo Cataluddi e Alessio Pisanò

ROMA – Nel corso della conferenza stampa a palazzo Chigi per l’approvazione del decreto Sostegni bis, il presidente del Consiglio Mario Draghi ha parlato anche della questione migranti e della necessità di trovare un accordo nell’Unione europea: “Il meccanismo di riallocazione dei migranti nelle discussioni europee è stato messo a dormire, nel Consiglio europeo di lunedì lo riproporrò e dovremo trovare un accordo“, ha sottolineato il premier.

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LETTA: “VOTO ALL’UNANIMITÀ È LA DISGRAZIA DELL’UE”

Nel frattempo, il segretario del Partito democratico, Enrico Letta, era a Bruxelles per un incontro con l’Alto rappresentante Ue Josep Borrell. “Se in Europa vogliamo aspettare sempre di essere tutti d’accordo su temi come le migrazioni non si andrà da nessuna parte – ha spiegato Letta -. Su alcune questioni prioritarie come la gestione dell’emergenza migratoria bisogna avere il coraggio di lasciare indietro chi non è d’accordo e blocca sempre tutto, come gli ungheresi o i polacchi. Se non si superano i veti nazionali non si riuscirà a trovare nessuna soluzione“. Per questo, il segretario dem ha dichiarato di aver “fortemente incoraggiato il vicepresidente Borrell sulla questione di una soluzione al problema del voto all’unanimità, che è diventata la disgrazia dell’Unione europea. Il voto all’unanimità blocca tutto e rende impossibile giungere a soluzioni efficaci”.

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