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Sabbadini (W20): “Per occupare più donne 15 miliardi sulle infrastrutture sociali”

"Gender procurement' elemento da valorizzare per la crescita della presenza delle donne"

Pubblicato:20-05-2021 16:37
Ultimo aggiornamento:20-05-2021 17:41

patto tra generazioni
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ROMA – “Cogliere tutte le opportunità e i varchi che si aprono per investire di più sull’occupazione femminile, dal punto di vista della quantità oltre che della qualità”. È l’appello che la chair del Women 20, engagement group del G20, Linda Laura Sabbadini, ha rivolto al ministro del Lavoro, Andrea Orlando, e alla ministra per le Pari Opportunità e per la Famiglia, Elena Bonetti, in apertura dell’incontro online promosso dal W20 ‘Donne lavoro e paygap: quale futuro per il lavoro per una nuova ripartenza’.

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Presenti anche le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil, l’Oil (Organizzazione Internazionale del lavoro) e rappresentanti del mondo economico. “Il ‘gender procurement’- aggiunge Sabbadini- potrebbe essere un elemento da valorizzare molto per la crescita dell’occupazione femminile e per la presenza delle donne nei luoghi decisionali. Valutiamo seriamente poi se ci sono altre fonti di finanziamento per garantire un balzo su questioni strutturali come le infrastrutture sociali. Stiamo facendo cose importanti, con l’assegno unico, investendo di più sui nidi, ma sono sempre risorse un po’ limitate. Cerchiamo di capire se, visto che abbiamo investito decine e decine di miliardi sulle infrastrutture economiche, non riusciamo a tirar fuori quei 10-15 miliardi che forse ci farebbero respirare un po’ di più, in termini anche di spinta all’occupazione femminile. Mettiamo in atto tutto il possibile, il massimo della costruttività e della volontà anche nel collaborare e potenziamo di più l’investimento economico su questi aspetti”, conclude. 


SABBADINI (W20): “SU INFRASTRUTTURE SOCIALI SI POTEVA FARE DI PIÙ

“Abbiamo appena varato il Pnrr. È un piano che ha puntato su tante cose, ma su alcune questioni avrebbe potuto fare di più, in particolare sulle infrastrutture sociali, su cui abbiamo un ritardo storico, sia sul fronte dei servizi educativi all’infanzia sia sul fronte dell’assistenza”, ha aggiunto Sabbadini.

SABBADINI (W20): “REALIZZARE ROAD MAP ROMA SU EMPOWERMENT FEMMINILE

“Quest’anno abbiamo la grande opportunità di realizzare una road map per l’empowerment femminile. Dovrà passare alla storia come la road map di Roma, dovrà essere veramente il nostro orgoglio, perché ci dobbiamo ricordare che le questioni di genere, dell’empowerment delle donne e dell’uguaglianza di genere, tradizionalmente non sono state particolarmente centrate nell’ambito G20″, ha spiegato Sabbadini.

Diversi i punti chiave che secondo Sabbadini dovranno far parte di questa road map, a partire dal lavoro femminile, ma non solo: “È bene che tenga dentro anche la sanità e la medicina di genere e la violenza contro le donne, due temi che sono stati al centro dell’anno cruciale della pandemia che ha segnato profondamente la vita delle donne. Il primo punto- spiega- è quello della quantità e della qualità del lavoro femminile”, il secondo è quello della “segregazione orizzontale e verticale del lavoro, un aspetto cruciale che riguarda il nostro Paese ma anche gli altri, perché la presenza di donne in alcuni settori è ancora sottodimensionata, sovradimensionata in altri. Soprattutto- puntualizza Sabbadini– è troppo lenta la crescita della presenza delle donne nei luoghi decisionali”.

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