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Bianchi: “Scuole presidio di legalità, il 23 maggio saremo a Palermo”

Il ministro dell'Istruzione alla conferenza stampa Rai di #PalermoChiamaItalia

Pubblicato:20-05-2021 15:56
Ultimo aggiornamento:20-05-2021 15:58

palermo chiama italia 2021
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ROMA – “Tutti i giorni dell’anno ricordiamo a ragazzi e ragazze che le scuole sono presidio di legalità. La legalità è parte costituente della nostra vita. A scuola si deve imparare il rispetto, e la lotta alla violenza”. Ad affermarlo, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi, durante la conferenza stampa Rai, per la presentazione del palinsesto speciale dedicato alla giornata della Legalità (Palermo Chiama Italia), in memoria di Giovanni Falcone, ucciso in un attentato mafioso nella strage di Capaci, il 23 maggio 1992, insieme alla moglie Francesca Morvillo ed agli agenti della sua scorta e di Paolo Borsellino, ucciso dalla mafia a Palermo, in Via D’Amelio, il 19 luglio dello stesso anno.

“Avevamo avviato un’iniziativa, la nave della legalità-prosegue il ministro- una testimonianza viva per tutti i ragazzi e le ragazze di Palermo e della Sicilia. Quest’anno non possiamo farlo, ma la mattina presto del 23 maggio saremo con i ragazzi di Palermo sulla banchina, a cantare l’inno nazionale. Dobbiamo essere lì, la nave non arriverà, ma ne arriveranno altre e dovranno sapere che siamo presenti”. “Porteremo anche un grande lenzuolo– aggiunge il ministro- che esporrò oggi e domani al ministero a Trastevere. Noi non solo siamo presenti, ma intorno a questa data abbiamo costruito un percorso annuale che ricorda: legalità vuol dire persone. Il rispetto e il rifiuto della violenza sfocino in un’identità comune. Chi la rifugge, è da un’altra parte, abbiamo tirato una riga. Noi siamo da un lato, con i nostri bambini, con il paese civile”.

Tra gli intervenuti alla conferenza Marcello Foa, presidente Rai e Maria Falcone, presidente Fondazione Falcone e sorella del magistrato ucciso ventinove anni fa. “La lotta contro la criminalità e la mafia– dichiara Marcello Foa- deve formare una coscienza civica autentica ed il nostro dovere di servizio pubblico è di veicolare una cultura che contrasti la violenza. Coinvolgere i ragazzi è fondamentale, lo insegna Falcone. La violenza si combatte con la cultura. Bisogna onorare Falcone e Borsellino, ricordare la loro abnegazione di fronte ai ragazzi, provenienti da tutta l’Italia”.


“Senza la televisione– interviene Maria Falcone- il nostro messaggio stenterebbe a passare. Ringrazio anche il ministro Bianchi, il ministero è stato partner fondamentale della fondazione Falcone, senza il quale non avremmo creato questo movimento di legalità in tutte le scuole italiane. È agli insegnanti che mi rivolgo, ed è con loro che lavoro con i ragazzi. Anche quest’anno, un anno particolare a causa della pandemia”.

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