CAGLIARI – “Sardegna lenta nella vaccinazioni? Abbiamo scontato all’inizio una scelta di campo, che era quella di vaccinare prioritariamente tutto il personale sanitario, dal medico all’ultimo operatore delle Rsa. Tutte le classifiche successivamente si sono basate sulla fascia d’età degli over 80, quindi noi risultavano indietro per questo motivo. Ora stiamo comunque accelerando in maniera soddisfacente”. Così Christian Solinas, ospite questa mattina all’Aria che Tira, su La7.
“La Sardegna è una Regione molto estesa, 24.000 chilometri quadrati- spiega Solinas- con un’orografia particolare e la più bassa densità di popolazione in Italia. Gli hub nei grandi centri comunque funzionano, ora con il sistema di prenotazione di Poste italiane c’è anche un netto miglioramento rispetto alle prenotazioni. E grazie a un accordo con medici militari e associazioni di volontariato siamo più presenti sul territorio”.
Sardegna che “salta” repentinamente da una fascia di colore a un’altra? “Il sistema di classificazione che si è adottato determina spesso e volentieri una fotografia mai puntualmente aderente alla realtà, perché sempre traslata di almeno una settimana, se non 14 giorni- sottolinea il governatore sardo-. Tant’è che uno dei punti fondamentali di quest’anno sarà quello di individuare un sistema di classificazione che sappia gestire i flussi in arrivo nella stagione turistica. Attualmente, ad esempio, non c’è una grande distinzione se un focolaio riguarda 10 o cento persone, è paradossale”.
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