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Uffizi, record digitale: 3,8 milioni visualizzazioni per le mostre online

Dall'8 marzo le 21 mostre virtuali degli Uffizi hanno realizzato più di 3,8 milioni visualizzazioni. ovvero 55mila al giorno

Pubblicato:20-05-2020 14:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:21
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uffizi firenze
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ROMA – Continua la crescita vigorosa delle Gallerie degli Uffizi sui social e sul sito web. Dal giorno di chiusura dei musei, l’8 marzo scorso, le 21 mostre virtuali (Ipervisioni) degli Uffizi hanno realizzato più di 3,8 milioni visualizzazioni – ovvero 55mila al giorno. In particolare, il tour virtuale a 360 gradi delle nuove sale veneziane del museo, lanciato il 22 aprile scorso, è stato visto da oltre 110mila spettatori, più di 4mila al giorno.

Ugualmente forte è la continua crescita degli Uffizi sui vari social media, da Instagram che vede gli Uffizi tra i musei più seguiti al mondo e leader assoluti in Italia (488mila follower) alla nuova pagina Facebook che in circa due mesi dalla sua apertura ha già 53mila follower con 2,5 milioni visualizzazioni dei video pubblicati. Non solo: le due clip in cinese realizzate in occasione della Giornata internazionale dei musei il 18 maggio 2020, in cui il direttore Eike Schmidt si rivolge direttamente agli utenti nella loro lingua, hanno ottenuto rispettivamente 724mila e 676mila visualizzazioni in un solo giorno, per un totale di 1,4 milioni.

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Sono in continua crescita anche le banche dati scientifici degli Uffizi e gli strumenti digitali messi a disposizione degli studiosi. Per fare un esempio, la condivisione di ricerche a partire da termini tecnici tra la Biblioteca Nazionale Centrale di Firenze e Le Gallerie degli Uffizi, nata lo scorso anno grazie a una collaborazione tra i due enti, ammonta già a circa 300 voci di ricerca.

LA NUOVA SEZIONE DEDICATA AI VIDEO

Il potenziamento delle Gallerie in rete compie oggi un decisivo passo avanti con il lancio, sul sito del museo, di una funzione che raccoglie tutti i video pubblicati in vari luoghi e sui vari profili social, rendendoli facilmente disponibili anche a chi non è presente sui social. Questo serve anche come aggregatore e indice tematico per individuare e ritrovare i video che rispondono agli interessi di ciascuno. Raccolti in contenitori narrativi – che cresceranno man mano, con la costante aggiunta di nuovi video – sono suddivisi per temi e dedicati a curiosità, segreti e meraviglie di Palazzo Pitti in ‘Una Reggia da scoprire‘; ai capolavori famosi e alle opere meno conosciute della Galleria delle statue e delle pitture in ‘Gli Uffizi visti da vicino‘; al patrimonio naturale, alle bellezze architettoniche e scultoree e alle attività quotidiani nel segno delle stagioni in ‘Arte e Natura nel Giardino di Boboli‘.

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Altre finestre si aprono sui campi tematici e metodologici che stanno al centro delle conferenze del mercoledì agli Uffizi, ovvero ‘Archeologia agli Uffizi‘, ‘Capolavori su carta‘, ‘Tesori dai depositi‘, ‘Dietro le quinte‘ e ‘Laboratorio universale‘. È anche presente il ciclo di lezioni ‘Etruschi tra Storia e Mito’. Ma non finisce qui: ‘Mostre’, ‘Performance e Spettacoli’, ‘Restauri’, ‘Attività educative’, ‘La mia sala’, ‘Dialoghi d’Arte e Cultura’ e ‘Uffizi en espanol’ offrono ulteriori video storie per tutti gli interessi. C’è inoltre la funzione di ricerca con le parole chiave di ogni video.

“Ora che ci accingiamo a riaprire i nostri luoghi di cultura dopo dieci settimane di lockdown, i nuovi contenuti digitali che da marzo si sono intensificati sulle nostre piattaforme diventano ancora più preziosi quando vengono messi in connessione con gli originali. Da oggi- spiega il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt- è possibile, per alcune centinaia di opere d’arte che si ammirano nelle nostre gallerie, approfondirne i contenuti con video e schede accessibili gratuitamente sullo smartphone. Per giunta i video sono incrociati con i testi, e così i testi con le immagini ad alta definizione. In questa maniera tutti possono disporre di una pluralità di accessi e di vari livelli di informazioni utili, tra l’altro, sia a preparare la visita agli Uffizi, sia a rendere più coinvolgente l’esperienza stessa, o ancora ad approfondirla successivamente”.

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