NEWS:

La proposta di Labdem: “Vendita case non residenti per un anno”

SAN MARINO - Un anno di prova per dare

Pubblicato:20-05-2016 15:03
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:45

FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

labdem_san_marinoSAN MARINO – Un anno di prova per dare anche ai non residenti la possibilità di acquisire una proprietà immobiliare sul Titano a titolo di investimento. È la proposta che LabDem lancia nel corso della serata pubblica di ieri, a Domagnano, dal titolo “Il governo del territorio per una migliore qualità della vita”. E a riguardo, il consigliere di LabDem, Simone Celli, anticipa la presentazione di un testo di legge che “per un periodo di prova di un anno- spiega- apra a persone fisiche non residenti, dotate di specifici requisiti di onorabilità, la possibilità di acquisire una proprietà immobiliare ad esclusivo titolo di investimento”. Gli introiti stimati da questa iniziativa sono di oltre tre milioni di euro per lo Stato, spiega Celli che propone anche la loro possibile destinazione. “Metà di questa cifra la si potrebbe utilizzare per istituire un reddito universale di sostegno alle fasce sociale più disagiate- chiarisce- l’altra metà per incentivare l’intero settore della green economy”. È un intervento da calibrare bene, ma necessario anche “per dare una boccata d’ossigeno al comparto immobiliare e bancario”. Tra gli altri temi inerenti al territorio affrontati ieri nell’incontro pubblico di ieri Laboratorio Democratico anche il futuro piano regolatore.

“Anche se avvenuta con un forte ritardo- commenta Celli- la decisione presa dal governo di mettere le mani ad un progetto di riorganizzazione del tessuto urbanistico affidandosi alla consulenza dell’architetto Stefano Boeri, è indubbiamente positiva“. Le linee di indirizzo su cui impostare il prossimo strumento di pianificazione urbanistica per LabDem devono includere, tra l’altro, un piano delle opere pubbliche, a partire da viabilità, edilizia scolastica e Tlc; un piano casa applicando il principio della perequazione; potenziamento e riqualificazione delle aree verdo; razionalizzazione delle aree industriali, commerciali e servizi. Molti poi i dubbi sul Testo Unico in materia urbanistica ed edilizia: per il consigliere è da chiarire il ruolo che viene nuovamente affidato alla Commissione Politiche Territoriali: “Per noi- puntualizza- va abolita, faremo battaglia. La discrezionalità politica infatti è incompatibile con una giusta gestione del territorio”.

di Cristina Rossi, giornalista professionista


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it