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“Anche i partigiani fecero eccidi”, bufera sul presidente del Consiglio della Liguria

Le parole pronunciate dal leghista Medusei a margine della seduta solenne per il 25 aprile. Le opposizioni: "Inaccettabile, si dimetta"

Pubblicato:20-04-2023 17:49
Ultimo aggiornamento:21-04-2023 13:46

Gianmarco Medusei
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GENOVA – “Certamente ci sono stati degli eccidi da parte anche di una parte dei partigiani, come bisogna ricordare tutte le vittime. Non ci sono vittime di serie A e serie B. Ci sono stati degli errori e siamo qua per ricordare affinché non si ripetano certi errori”. Bufera su queste parole pronunciate dal presidente consiglio regionale della Liguria, il leghista Gianmarco Medusei, stamattina a margine della seduta solenne dell’assemblea legislativa per l’anniversario della Liberazione.

Parole inaccettabili– tuonano all’unisono le opposizioni- parlare di eccidi da parte dei partigiani e dire che tutte le morti vanno onorate allo stesso modo è uno sfregio alla Resistenza. I morti vanno tutti rispettati e tutti meritano pietà, ma non si può comparare chi ha lottato per la libertà con chi invece quella stessa libertà voleva toglierla”. Pd, M5s, Lista Sansa e Linea condivisa vanno oltre e chiedono “le dimissioni di Medusei, che ha dimostrato di non essere all’altezza del suo ruolo istituzionale”. I partiti di minoranza, riprendendo le parole di Maurizio Viroli, oratore ufficiale della mattinata, aggiungono che “la commemorazione spetta solo a chi ha dato la vita perché fossimo liberi”.

L’ANPI: ‘CHI NON CONOSCE LA STORIA NON PUÒ AMMINISTRARE’

“Chi non conosce la storia non può amministrare”. Così l’Anpi di Genova reagisce alle parole del presidente del consiglio regionale della Liguria, Gianmarco Medusei. Per l’Anpi, il presidente Medusei “si dimentica che quelli di serie B furono i partigiani, i civili antifascisti, i sacerdoti, le donne e le ragazze, i militari che non aderirono alla Rsi: torturati, fucilati, deportati perché qualcuno della serie A, quella che cioè aveva in mano le leve del potere e della repressione, decise così. Attaccarsi disperatamente a una certa letteratura revisionista per accreditare coloro che per scelta furono dalla ‘parte sbagliata’, sconfessa anche il proprio diritto a essere amministratori grazie alle leggi, la Costituzione in primis, nate dalla Resistenza. Uomini come Gianmarco Medusei non possono rappresentare il popolo ligure, i suoi morti per la libertà, la sua storia civile”.


TOTI: ‘TUTTE LE VITTIME MERITANO STESSA PIETÀ, MA NON STESSE CELEBRAZIONI’

“Chi si è battuto per farci oggi parlare in completa libertà e vivere in una democrazia certamente vale di più di chi vale di chi si è battuto per evitare che tutto questo accadesse”. Così il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, a margine delle celebrazioni per il 25 aprile organizzate da Ente bacini, all’interno del porto di Genova, in merito alle dichiarazioni di ieri del presidente del consiglio regionale, Gianmarco Medusei.

“Una frase può uscire bene o male, ma credo che non ci sia nessuno che possa negare che tutte le vittime meritano la stessa pietà, non tutte le vittime meritano le stesse celebrazioni“, taglia corto il governatore. Toti, infine, sottolinea che “l’orazione che ho ascoltato in aula ha dato bene il quadro della situazione ed è stata colta da tutti i consiglieri di maggioranza e opposizione con una standing ovation. Penso sia molto chiaro che cosa rappresenta per noi la Resistenza e la festa della Liberazione“.

VICEMINISTRO RIXI: ‘SENZA LOTTA PARTIGIANA NON AVREMMO DEMOCRAZIA’

“Il 25 aprile deve unire e non dividere. È evidente che in una guerra ci sono vittime innocenti da una parte e dall’altra. La differenza, però, è che se non avessimo avuto la lotta partigiana, probabilmente oggi non avremmo avuto la democrazia. Oggi non voglio parlare di cose che dividono: chiedo a tutti di commemorare il 25 aprile perché è il fondamento della nostra democrazia“. Così il viceministro alle Infrastrutture e commissario della Lega in Liguria, Edoardo Rixi, stamattina a Genova, a margine di alcune iniziative pubbliche, commentando le polemiche sulle parole espresse ieri dal presidente del consiglio regionale della Liguria, il leghista Gianmarco Medusei, a margine della seduta solenne dell’assemblea legislativa per festa della Liberazione.

“Il 25 aprile, specialmente a Genova medaglia d’oro per la Resistenza, dobbiamo ricordare che la grande visione della Resistenza genovese in quel giorno fu quella di mettere da parte le giuste rivendicazioni che dopo tre anni di eccidi potevano esserci per salvaguardare un bene comune che ancora oggi abbiamo, visto che la città e il porto erano stati minati e potevano essere distrutti”, aggiunge Rixi. Che, tuttavia, preferisce non rispondere alla domanda diretta se Medusei, esponente locale del suo stesso partito, abbia a sbagliato a dire quelle parole.

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