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Giornata mondiale della Terra, Ami: “Il Parlamento vari legge nazionale per la tutela del suolo”

Botti: "Governi intervengano con azioni concrete su clima e deforestazione"

Pubblicato:20-04-2021 10:34
Ultimo aggiornamento:20-04-2021 10:35
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ROMA – “Per preservare la nostra Terra tutti i Governi sono chiamati ad intervenire con azioni concrete sulla questione climatica, l’inquinamento atmosferico e la deforestazione. E in occasione di questa importante giornata per la nostra amata Terra, Ambiente Mare Italia-Ami intende evidenziare gli effetti benefici di un’attenta tutela del suolo sul clima e sull’inquinamento”. Queste le parole di Alessandro Botti, presidente dell’associazione Ambiente Mare Italia (Ami), in vista della Giornata mondiale della Terra che si celebrerà il prossimo 22 aprile e che quest’anno avrà al cento il tema ‘Restore Our Earth’, ‘Ripristiniamo la nostra Terra’.

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“La tutela e la conservazione del suolo- spiega in una nota stampa Ilaria Falconi, responsabile per Ambiente Mare Italia-Ami dell’Area Terra, Suolo e Agricoltura sostenibile- favorisce l’effetto benefico sul carbonio, come componente fondamentale per l’equilibrio naturale e svolge una funzione chiave contro i cambiamenti climatici e nella produzione agricola”. I dati in Europa “sono preoccupanti- sottolinea Ami- Il 12,7% del suolo dell’Unione Europea è sottoposto ad un’erosione e a un degrado da non sottovalutare. In Europa il suolo è cementificato nella misura di 1.000 km²/anno, soggetto a erosione, 970 milioni di tonnellate/anno, contaminato in oltre 650mila siti e degradato. La degradazione e l’erosione sono responsabili di una perdita stimata della produzione agricola pari a 1,25 miliardi di euro all’anno. Nell’Europa meridionale, centrale e orientale il 25% dei suoli è soggetto a desertificazione”.


“L’erosione idrica- ricorda Ambiente Mare Italia- incide per il 23% nei terreni agricoli coltivati e fino al 30% nelle aree non agricole. Infine, da non sottovalutare è il fenomeno della salinizzazione che lede 3,8 milioni di ettari di suolo dell’Ue e, specialmente, le aree costiere. Un’altra questione importante è quella del consumo di suolo determinato dalla sua impermeabilizzazione che altera in modo drammatico il ciclo dell’acqua superficiale e sotterranea, determinando frane, alluvioni e riduzione della disponibilità delle falde”.
“Il suolo- continua Falconi- costituisce la più grande riserva di carbonio organico esistente, in particolare nel nostro continente. La materia organica insieme al carbonio come sua componente principale, svolge una funzione vitale all’ecosistema. I suoli del Pianeta, grazie alla loro componente di carbonio, agiscono infatti nella riduzione di gas serra nell’atmosfera”. E aggiunge: “Il suolo svolge importanti funzioni al mantenimento degli eco-sistemi terrestri, come: la produzione di cibo e di biomasse; la purificazione delle acque; la regolazione del microclima, dei cicli biogeochimici, del deflusso superficiale e dell’infiltrazione dell’acqua; il controllo dell’erosione; la ricarica delle falde; la cattura e lo stoccaggio del carbonio e la conservazione della biodiversità”.

L’APPELLO DI AMI AL GOVERNO

“Queste funzioni- conclude Botti- oggi sono a rischio a causa dello stato di degrado ed erosione in cui versa il suolo. La tutela della nostra Terra passa anche attraverso la valorizzazione del suolo. Per questo ci rivolgiamo al Governo Draghi e al ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, per chiedere finalmente l’approvazione di una normativa organica e nazionale sulla tutela e conservazione del suolo“. E conferma, infine, Falconi: “Oggi in Italia ci sono poche leggi regionali e non sono sufficienti”. Ambiente Mare Italia-Ami, pertanto, invita il Parlamento italiano a varare una normativa nazionale di riferimento in tema di consumo del suolo e avanza le seguenti proposte per la tutela del suolo: in primo luogo, “promuovere l’adozione di sistemi colturali innovativi ed efficienti basati sull’inserimento di coltivazioni in grado di favorire la più ampia copertura vegetativa nell’annata agraria”. Poi “garantire l’uso efficiente delle risorse attraverso la diffusione di metodi di produzione moderni basati sulle nuove tecnologie del precision farming (o agricoltura di precisione) e sull’ammodernamento delle infrastrutture e delle tecniche irrigue”.

“Proteggere e conservare le riserve esistenti di carbonio organico nel suolo come prati permanenti, torbiere e foreste; accrescere l’attenzione verso l’importanza delle funzioni eco-sistemiche fornite dal suolo, anche nell’ottica di preservare i benefici che ne derivano per l’uomo; ridurre i fenomeni di erosione e degrado connessi a un cattivo uso della risorsa suolo attraverso la diffusione di pratiche agronomiche conservative e all’efficientamento del sistema di riuso della sostanza organica agricola (ad esempio deiezioni zootecniche, digestato, biogas, sottoprodotti e scarti)”. Infine, Ami propone di “ridurre il rischio di contaminazione delle matrici ambientali connesso all’uso dei prodotti fitosanitari e dei fertilizzanti attraverso la diffusione di metodi di produzione sostenibile o la maggiore diffusione di tecniche e tecnologie moderne e innovative”.

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