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Coronavirus, ecco l’app dell’Ordine dei Medici per monitorare i cittadini

Lo ha annunciato il presidente dell'Omceo di Roma, Antonio Magi, nel corso di un'intervista via Skype rilasciata al direttore dell'agenzia Dire, Nico Perrone

Pubblicato:20-04-2020 16:44
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:10

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ROMA – “Abbiamo deliberato, come Consiglio dell’Ordine dei medici, di mettere a disposizione di tutti i cittadini in maniera gratuita un’app per fare monitoraggio“. Lo ha annunciato il presidente dell’Ordine dei medici di Roma, Antonio Magi, nel corso di un’intervista via Skype rilasciata al direttore dell’agenzia Dire, Nico Perrone. 

“Molti stanno mettendo in dubbio il discorso sulla privacy- ha proseguito- contestando il fatto che i dati sensibili della persona possano essere messi su piattaforme di cui non si ha conoscenza. Allora noi inseriremo questi dati sulla piattaforma dell’Ordine. Chi meglio di un medico puo’ mantenere il segreto professionale, dando garanzia al cittadino che questi dati non verranno diffusi in altro modo?“. 


Tra le proposte individuate dall’Ordine, anche quella di individuare dei medici esperti di Covid-19. “È necessario che i medici siano formati- prosegue Magi- devono sapere esattamente quali sono le procedure da seguire davanti ad un paziente Covid e devono sapere, banalmente, come indossare gli strumenti di protezione individuale”. Ma non solo: sono in particolare quattro le proposte avanzate dall’Ordine dei medici di Roma per avere una riapertura e un ritorno alla vita sociale il piu’ sicuro possibile. “Intanto ci siamo concentrati sul discorso dei dispositivi, parlo di mascherine, gel e guanti- fa sapere Magi- Per le mascherine non vanno bene quelle fatte in casa, ma servono quelle chirurgiche, soprattutto per proteggere gli altri. Poi bisogna installare termoscanner non solo davanti alle stazioni dei treni, come abbiamo gia’ fatto a Termini, ma anche all’entrata delle metropolitane, dei centri commerciali, dei negozi e di tutte le attivita’, per essere sicuri che chi entri non abbia la febbre e quindi non sia a rischio. Nei posti di lavoro e nelle aziende piu’ importanti, che hanno un certo numero di persone, e’ necessario poi un presidio sanitario che permetta di intervenire in caso di necessita’. Infine serve un potenziamento dell’attivita’ territoriale, parlo della medicina generale, della specialistica ambulatoriale, dei pediatri, degli infermieri, dei tecnici della riabilitazione e degli psicologi, per esempio. C’e’ bisogno insomma di un’equipe che sia sempre pronta e disponibile, anche per isolare immediatamente eventuali focolai”.

 L’Ordine dei Medici di Roma ha anche scritto una lettera alla sindaca di Roma, Virginia Raggi, e al presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, per avere “delle linee chiare e precise se vogliamo davvero riaprire e dare piu’ che altro quel senso di prudenza- commenta il presidente Magi- I dati che noi abbiamo ci dicono in questo momento che il fattore di crescita nella Regione Lazio e’ pari a 1,5 e a Roma e’ pari a 1,6. Questo vuol dire che se il fattore di crescita sta a zero il contagio si e’ fermato e siamo arrivati all’apice, se va in negativo vuol dire che sta regredendo. Essendo ancora in fase positiva vuol dire che in realta’ il contagio e’ ancora attivo. Quindi bisogna cercare di evitare di aprire troppo presto. Noi come Ordine abbiamo dato dei punti fermi che sia la Regione sia Comune dovranno seguire- ha concluso- in maniera da poter lentamente rimettere in moto tutta la vita sociale“. 

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