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La settimana decisiva: domani Conte alle Camere e giovedì con i premier europei

L'editoriale di Nico Perrone per Dire Oggi

Pubblicato:20-04-2020 15:25
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 18:10

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ROMA – Settimana cruciale per il Governo. Domani pomeriggio il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, riferirà in Senato e poi alla Camera, in vista della riunione con gli altri leader europei al Consiglio europeo di giovedì prossimo. Il presidente del Consiglio insisterà sulla richiesta di un provvedimento comune dei paesi europei per fronteggiare l’emergenza sanitaria ed economica causata dal coronavirus. Sarà un confronto duro, difficile, perché resiste ancora il ‘no’ dei cosiddetti paesi del No contro questa condivisione del prezzo da pagare.

Conte nelle ultime ore ha rilasciato interviste ai media europei per mettere in chiaro che l’Italia si aspetta solidarietà e che non è possibile ritrovarsi di fronte a misure che, come è stato per la Grecia, richiedono ulteriori sacrifici inaccettabili. Parole dure, soprattutto nei confronti della Germania per il suo surplus commerciale che frena l’Unione europea e il dumping fiscale dell’Olanda che drena miliardi e miliardi di euro agli altri paesi.

Per quanto riguarda l’Italia, va registrato il ritorno in campo di Alessandro Di Battista, che con una intervista si è messo di traverso all’azione di Governo e all’attuale politica seguita dal M5S. Secondo alcuni, Di Battista punta a far saltare l’accordi di Governo per ornare alle origini e riposizionare il M5S all’opposizione.


All’interno della maggioranza di Governo oggi va registrata la presa di posizione di Matteo Renzi, leader di Italia Viva, che è tornato con forza a chiedere di far ripartire tutto il Paese al più presto, venendo incontro alle richieste degli imprenditori. Non solo, Renzi ha annunciato anche che chiederà di istituire una Commissione d’inchiesta per valutare che cosa non ha funzionato nella lotta al coronavirus visto che in Italia abbiamo avuto 23 mila morti. E sempre nelle misure da adottare per ripartire con un certo grado di sicurezza, anche la ‘strana’ alleanza politica trovata oggi tra Pd, Lega, FdI e Forza Italia, contro l’App Immuni, quella pensata per tracciare i movimenti dei contagiati. Per queste forze politiche ci sono seri problemi di privacy e non è possibile metterla in campo senza prima passare dal vaglio del Parlamento.

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