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Robot chirurgico ‘Da Vinci’ arriva al Policlinico di Catania

Minimizza l'impatto del tremore fisiologico delle mani e permette una chirurgia molto più precisa

Pubblicato:20-04-2018 16:41
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:47
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Il rettore Francesco Basile

CATANIA – Si chiama ‘Da Vinci‘ Xi HD (IS4000) il robot chirurgico del Policlinico di Catania, presentato oggi nella sala conferenze dell’azienda ospedaliero-universitaria ‘Vittorio Emanuele’. L’innovativo sistema chirurgico mininvasivo è stato acquistato dall’Università di Catania e già installato in una delle sale operatorie dell’ospedale.

“E’ il centesimo robot ‘Da Vinci’ ad essere utilizzato in Italia– ha spiegato Salvatore Paolo Cantaro, direttore generale del ‘Vittorio Emanuele’- e il terzo ad essere adottato in Sicilia”. La sofisticata piattaforma chirurgica è dotata di quattro bracci, su cui vengono montati gli strumenti necessari per eseguire gli interventi; dalla console chirurgica, in grado di minimizzare l’impatto del tremore fisiologico delle mani del chirurgo, al carrello visione con uno schermo in 3D, che consente di operare guidando e manovrando i bracci meccanici.

Il robot ‘Da Vinci’ Xi viene utilizzato per interventi chirurgici in urologia, in chirurgia pediatrica, chirurgia generale, ginecologia, cardiochirurgia, chirurgia toracica, chirurgia trapiantologica ed otorinolaringoiatria. Il primo intervento sarà eseguito a Catania lunedì prossimo.


Non esistono robot umanoidi capaci di decidere e agire in autonomia durante un intervento chirurgico- ha proseguito Giuseppe Morgia, direttore della Clinica urologica dell’Università di Catania e coordinatore delle attività di robotica chirurgica- opera sempre il chirurgo con movimenti più precisi e dettagliati grazie all’ausilio della chirurgia robotica che aiuta ad eseguire un intervento più raffinato ed una dissezione più precisa. Inoltre permette di raggiungere strutture e punti difficilmente visibili ad occhio nudo”.

I vantaggi per il paziente sono quindi molteplici: radicalità nell’asportazione delle masse tumorali, incisioni minime con migliori risultati estetici, minore necessità di trasfusioni, minore dolore post-operatorio, riduzione dei tempi di ospedalizzazione e ripresa più rapida delle normali attività quotidiane. Come hanno infine ricordato il rettore Francesco Basile e Candeloro Bellantoni, direttore generale dell’Ateneo, l’acquisizione del sistema ‘Da Vinci’ faciliterà l’integrazione tra attività assistenziale multidisciplinare, ricerca medica e formazione tra l’Università e il Policlinico di Catania.

Qui sotto l’intervista al rettore Francesco Basile e il funzionamento del robot


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