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Imprese, Sant’Anna: “Innovazione e tecnologie miglioreranno il lavoro”

Alla Scuola superiore Sant’Anna di Pisa il convegno ‘Il mestiere di innovare’

Pubblicato:20-04-2018 14:46
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 12:47
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PISA –  La ricerca e il pacchetto di conoscenze generato dall’università “è vero sia per l’innovazione pre 4.0, che per quella 4.0. Su questa ci sono desideri, opportunità ma anche perplessità e timori. C’è, in sostanza, il desiderio di diventare sempre più competitivi, è c’è anche il timore che parte di queste tecnologie possano eliminare dei posti di lavoro”. Lo spiega Andrea Piccaluga, il delegato del rettore al territorio, al trasferimento tecnologico e all’innovazione della Scuola superiore Sant’Anna di Pisa che, assieme a Legacoop produzione e servizi, ha organizzato il convegno ‘Il mestiere di innovare’.

“Siamo qui- sottolinea il professore- per implementare queste tecnologie, provando a farlo nel modo migliore. La nostra impressione è che possano migliorare la condizione di lavoro, aumentare la produttività senza eliminare posti di lavoro. Però dobbiamo lavorarci, frequentando posti comuni e non restare ognuno a casa propria”. Per questo il confronto tra il mondo della cooperazione con quello della ricerca e l’innovazione “è una grande opportunità per le imprese e per l’università. Come Sant’Anna- conclude- ci piace parlare con le imprese, abbiamo delle cose da dire, risultati della ricerca da trasmettere e valorizzare. Però ci piace anche ascoltare i problemi, i desideri delle imprese e trarre degli spunti per il nostro lavoro”.

Imprese, Sebastiani (Sant’Anna): “Nuovi cibi hanno vita breve, serve strategia”

Molti dei nuovi prodotti agroalimentari immessi nel mercato “hanno una vita relativamente breve. Il 2018 è l’anno del cibo e vi sono eventi dove si presentano addirittura mille nuovi prodotti. Di questi pochissimi probabilmente avranno vita lunga sui mercati”. Servono quindi strategie “utili” e “sostenibili” per la loro affermazione sui banchi dei mercati e a tavola. Lo spiega Luca Sebastiani, il direttore dell’istituto di Scienze della vita del Sant’Anna di Pisa nel corso del convegno ‘Il mestiere di innovare’, organizzato dalla Scuola superiore e da Legacoop produzione e servizi. Per l’affermazione di un nuovo prodotto serve “il ruolo e il legame con il territorio”. Ed è anche importante “creare un contenuto di novità, non solo da un punto di vista comunicativo ma scientifico. Dimostrare, cioè, che un prodotto è interessante perché vi si trovano delle proprietà che altri cibi non hanno. In questa direzione la ricerca può dare aiuto”. Inoltre, continua il professore, “quando si fa una ricerca per un nuovo prodotto agroalimentare si studiano anche delle tecnologie associate alla sua produzione. E questo rappresenta un doppio beneficio”. Ma ci possono essere dei rischi legati ai nuovi prodotti alimentari? “Rischi sull’alimentazione- risponde- ne vedo relativamente pochi. Il vero rischio è andare verso la standardizzazione di un prodotto e quindi impoverire la ricchezza delle nostre produzioni e della nostra biodiversità“.


Governo, Lusetti (Legacoop): “Non possiamo permetterci tempi alla tedesca”

“Il risultato delle elezioni ha prodotto non una maggioranza, ma tre minoranze. Chiediamo senso di responsabilità a chi è stato eletto e riteniamo che chiunque si candidi a governare il Paese debba fare i conti con i tempi, perché non possiamo permetterci tempi lunghi alla tedesca come ogni tanto si evoca”. La richiesta arriva dal presidente nazionale di Legacoop Mauro Lusetti, a margine del convegno ‘Il mestiere di innovare’ organizzato a Pisa dal mondo delle cooperative e la Scuola superiore Sant’Anna.

In questa fase, spiega il numero uno di Legacoop, “abbiamo bisogno di rispettare quelli che sono gli impegni sottoscritti con l’Europa, per questo certe considerazioni che ogni tanto si sono sentite in campagna elettorale sono assolutamente fuori luogo”. Inoltre “abbiamo bisogno di un governo che metta sotto controllo i conti pubblici e, se capace, riesca a portare a compimento riforme e risultati superiori a quelli ottenuti dai governi Renzi e Gentiloni, che, per quello che ci riguarda, riteniamo essere stato uno dei migliori degli ultimi anni delle Repubblica”.

Renzi o Gentiloni? “I governi del centrosinistra”, risponde ai giornalisti. “Sicuramente- prosegue-, Gentiloni con un atteggiamento molto più dialogante rispetto al Paese. Però i dati salienti dell’attività governativa sono giudicati dai noi generalmente positivi”.

Imprese, Zini (Legacoop): “Grazie a innovazioni posti di lavoro per giovani”

Grazie all’innovazione “potrebbero venire creati posti di lavoro ambiti dai giovani. Penso a segmenti industriali come quelli che hanno a che fare con la robotica. In ogni caso non si tiene ferma l’acqua con le mani: lo sviluppo proseguirà”. Lo spiega Carlo Zini, il presidente di Legacoop produzione e servizi, nel corso del convegno ‘Il mestiere di innovare’ organizzato a Pisa dalla Scuola superiore Sant’Anna e da Legacoop, soffermandosi sui timori legati all’impatto che innovazione 4.0, hi-tech e robotica, potrebbero avere sul mondo dell’occupazione.

Per Zini la miglior risposta potrebbe arrivare dalla storia, perché “le imprese centenarie hanno già vissuto queste contraddizioni. Nel campo dell’industria, ma anche in quello delle costruzioni, le innovazioni hanno sempre favorito la creazione di buon lavoro. E alla fine, pur con delle contraddizioni, i soci delle nostre cooperative hanno sempre tenuto salda la strada della connessione fra il lavoro e lo sviluppo. Mai hanno pensato di produrre lavoro tenendo fermo lo sviluppo”. Dentro a questa dinamica, quindi, “il mondo delle cooperative porta una cultura democratica, di condivisioni, all’interno della quale gli stimoli ad innovare vengono aiutati e amplificati”.

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