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A Bologna il festival della zuppa inonda il Pilastro: 60 gli sfidanti, chi vince va a Parigi

Torna il Gran festival internazionale della zuppa: è l'edizione 11bis, visto che l'anno scorso venne annullata per pioggia

Pubblicato:20-04-2017 16:47
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:08

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BOLOGNA – Dalla “zuppa della zappa” alla “zuppa della mobilità sostenibile”, passando per la “zuppa pisellona“. Della serie: ce ne sarà per tutti i gusti domenica al Pilastro, periferia di Bologna, per il ritorno del Gran festival internazionale della zuppa. L’edizione 11 bis (l’anno scorso l’undicesima fu annullata per pioggia) è la seconda che si svolge in San Donato tra via Salgari chiusa al traffico, il parco che si trova tra le due zone ortive comunali e il centro sociale Pilastro di via Campana. La manifestazione, idealmente collegata alla Festa della Liberazione, è organizzata dall’associazione Oltre insieme agli orti Salgari e Betty & Books. Il programma prevede, oltre ovviamente alle zuppe, performance artistiche e musicali dalle 15 alle 22. E’ previsto un potenziamento dei bus Tper, visto che gli organizzatori invitano la cittadinanza a raggiungere il Pilastro con i mezzi pubblici o la bicicletta. Un’ordinanza firmata dal sindaco Virginio Merola, invece, vieterà agli esercenti della zona la vendita d’asporto di bevande alcoliche e di altre bevande in lattina o vetro; inoltre, non si potrà accedere all’area interessata portando con sè bevande di ogni genere in lattina o vetro. Come da tradizione, poi, “raccomandiamo a tutti di venire con la propria ciotola e il proprio cucchiaio per usare meno plastica”, spiega Manuela Ara di Oltre, presentando l’iniziativa oggi in conferenza stampa.

Ad oggi sono una sessantina le zuppe in gara: il palio il Mestolo d’oro e la partecipazione al festival della zuppa di Parigi. Tra le diverse realtà del Pilastro coinvolte nella manifestazione ci sono anche i ragazzi del gruppo “I Pilastrini“, che prima di mettersi ai fornelli hanno realizzato il trailer promozionale. Anche quest’anno il festival “è basato sul dono e non entra per niente in una logica di mercato”, sottolinea Lydia Buchner dell’associazione Oltre. Si gareggia e si assaggia gratuitamente, dunque, con la possibilità di acquistare le ciotole del festival per contribuire al finanziamento. Tema spinoso, sottolinea Buchner, che traccia un parallelo con la festa del 25 aprile al Pratello e segnala: “Le regole e le certificazioni aumentano e sono un costo che realtà come le nostre faticano a tirar fuori”.

Per i frequentatori degli orti, “buona parte dei quali ha una certa età”, l’arrivo del festival della zuppa è “una botta di adrenalina assoluta“, mette in evidenza Patrizia Preti dell’associazione ortiva Salgari. Questa occasione conferma che il Pilastro è un luogo “da scoprire”, sottolinea il presidente del quartiere San Donato-San Vitale, Simone Borsari. Un comparto che da tempo “si sta scrollando di dosso etichette ormai obsolete” e che oggi, aggiunge il presidente, “produce sempre proposte, idee e momenti di partecipazione democratica e condivisione di cui davvero andiamo orgogliosi”. Del resto “la zuppa, il mettere insieme ingredienti diversi all’interno di un contenitore per creare qualcosa di nuovo- continua Borsari- è una metafora di quello che sta succedendo nelle nostre comunità“. Questo senza dimenticare che i luoghi che ospitano il festival sono anche oggetto “di trasformazioni importanti in corso- ricorda il presidente- anche alla luce di finanziamenti che stanno arrivando”. Tra l’altro proprio nei prossimi giorni, segnala il Comune, proseguirà la ripavimentazione stradale del nucleo storico del Pilastro: tra il 20 e il 26 aprile i lavori interesseranno via Natali, via Deledda e via Trauzzi.


di Maurizio Papa, giornalista professionista

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