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Corea del Nord, Prodi: “E’ in mano alla Cina, ma proliferazione nucleare è preoccupante”

La Corea del Nord ha dei suoi limiti, è in mano alla Cina, quindi è più il rapporto tra Cina e Usa che è importante

Pubblicato:20-04-2017 12:40
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:08

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ROMA – “Non ho mai ritenuto la Corea del Nord un elemento che possa far scoppiare l’umanità. La Corea del Nord ha dei suoi limiti, è in mano alla Cina, quindi è più il rapporto tra Cina e Usa che è importante”. Lo dice in una intervista a Radio Radicale l’ex presidente del consiglio e dell’Unione Europea Romano Prodi.

“La Corea del Nord si fa intelligentemente usare per crescere di statura politica- spiega Prodi- dato che avere l’arma nucleare è importante, però la sua vita quotidiana dipende dai rifornimenti cinesi, la sua tecnologia nucleare dipende da chi gliela offre. Poi si dimostra anche come quel razzo che scoppia in partenza, può essere un difetto tecnico, però è scoppiato, pone tanti interrogativi sulla forza autonoma della Corea del Nord”.

“Certamente- aggiunge- l’interrogativo più grave che riguarda qualsiasi nuovo paese che voglia entrare nel mondo nucleare è che ormai la proliferazione ha raggiunto punti estremamente preoccupanti, per cui il rischio del nucleare è davvero un rischio per l’umanità: Corea del Nord, Iran, Pakistan India, Israele, Usa, Francia, Gran Bretagna, quante potenze, e quindi quella che io chiamo la possibilità di incidente ce l’ho sempre nella mia testa”


L’Ue può giocare un ruolo? “Ma quale ruolo vuole che giochi l’Europa? Non lo gioca neanche in Ucraina, lo va a giocare in Corea? Il problema è che senza una politica estera condivisa ogni regno diviso, come dice la Bibbia, non potrà mai essere forte”.

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