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Cento giovani a Reggio Emilia studiano come salvare l’Europa con ‘School of democracy’/FOTO e VIDEO

Si è aperta ieri a Reggio Emilia la terza edizione di School of democracy: saranno tre giorni pieni di attività

Pubblicato:20-04-2017 12:38
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 11:08

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REGGIO EMILIA – Come riaffermare la democrazia in Europa e nel mondo per contrastare l’avanzata di movimenti estremisti, populisti e xenofobi. Di questo ragioneranno oltre 100 giovani europei, riuniti da ieri a Reggio Emilia per la terza edizione della “School of Democracy”, la scuola di politica organizzata dal gruppo dei Socialisti e Democratici al Parlamento europeo. La manifestazione promossa da Gianni Pittella, presidente del gruppo S&D dell’Europarlamento, vedrà tre giorni pieni di attività con workshop e dibattiti con deputati europei, responsabili politici e giornalisti, con cui i giovani si confronteranno sulla propria visione dell’Europa, proponendo nuove soluzioni alle questioni affrontate. “A partire dal voto sulla Brexit della scorsa estate è chiaro che lo status quo non è più un’opzione. L’Europa ha bisogno di un nuovo patto e di una nuova visione che consenta ai rimanenti 27 Stati membri di andare avanti più uniti e forti che mai“, afferma Pittella, che ha aperto questa sera i lavori della scuola.


“Questa unità- prosegue- è essenziale per noi, per affrontare le serie sfide che si confrontano con il progetto europeo, che siano le continue crisi umanitarie ai nostri confini o la rinascita di forze populiste e nazionaliste sul nostro continente e oltre. Il bisogno di innalzare i nostri pensieri e valori non è mai stato così forte: ecco perché siamo qui questa settimana”. Per Pittella, dopo l’elezione di Trump, e il consenso delle politiche di destra di Le Pen, Orban, “l’Europa é sotto attacco. La democrazia a rischio. La School of Democracy a Reggio Emilia vuole essere un momento a sostegno di chi nel mondo si batte per la democrazia e per i diritti umani, come fece Giulio Regeni. Rafforziamo l’Unione europea se vogliamo rilanciare la speranza di un futuro democratico”.

Scendendo nel dettaglio nel programma, nella sede reggiana dell’Università di Modena e Reggio Emilia di viale Allegri interverranno nel corso delle giornate anche il presidente del Partito Socialista europeo, Sergei Stanishev e il sindaco di Reggio Luca Vecchi. Ospiti d’eccezione di questa edizione sono Paola e Claudio, i genitori di Giulio Regeni, il giovane ricercatore italiano torturato e assassinato al Cairo quasi un anno fa, che saranno ospiti della “scuola” (venerdì dalle 15 alle 17.30) e a seguire in una cerimonia in municipio. Dalla Malesia (sempre venerdì dalle 9.30 alle 12.30) arriverà invece Howard Lee, uno dei leader dell’opposizione incarcerato qualche mese fa. Oggi è inoltre prevista una visita dei partecipanti alla scuola all’Istituto Alcide Cervi, luogo simbolo della resistenza antifascista italiana. Nelle due ultime edizioni della Scuola di Democrazia, i giovani europei hanno discusso, tra l’altro, di Stato di diritto, economia circolare e lotta al populismo, contribuendo a sottoscrivere una dichiarazione per un’Europa più sostenibile e progressista che è stata poi adottata dallo stesso gruppo S&D presieduto da Gianni Pittella. Quest’anno verranno invece esplorate le “radici” della democrazia, analizzando ad esempio la situazione in Nord Africa, a sei anni dalla “primavera araba”.

di Mattia Caiulo, giornalista professionista

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