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Sciolto per mafia il Comune di Brescello. In Emilia non era mai successo

REGGIO EMILIA - Brescello, il paese di Peppone e

Pubblicato:20-04-2016 15:08
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:36

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Don CamilloREGGIO EMILIA – Brescello, il paese di Peppone e Don Camillo in provincia di Reggio Emilia, è il primo Comune sciolto per mafia in Emilia. Lo ha decretato nella seduta di oggi il Consiglio dei Ministri. La proposta di scioglimento era stata avanzata dal prefetto di Reggio Raffaele Ruberto che aveva trasmesso al ministero dell’Interno il fascicolo prodotto dalla commissione di accesso agli atti che per sei mesi ha lavorato all’interno del municipio della Bassa. Secondo il prefetto ci sarebbe stato infatti il concreto pericolo che l’attività del Comune sia stata condizionata da infiltrazioni mafiose.

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La presentazione della marcia antimafia indetta dalla Lega a Brescello nei mesi scorsi

Lo scioglimento per mafia colpisce peraltro un’amministrazione che, dopo le dimissioni rassegnate nei mesi scorsi dall’ex sindaco Marcello Coffrini, era stata governata da un commissario prefettizio. A questo punto il commissario Michele Formiglio dovrebbe essere sostituito da una commissione formata da tre membri. E il 5 giugno non ci saranno le elezioni amministrative. Il sindaco di Castelnovo ne’ Monti Enrico Bini, appresa la notizia mentre partecipava alla nuova udienza del processo Aemilia (in rappresentanza della Provincia di Reggio, costituitasi parte civile), commenta a caldo: “Una giusta conclusione di un percorso che è ormai delineato da tempo, ma anche una tristezza nel considerare che l’episodio conferma come questa provincia sia infiltrata dalla criminalità organizzata e dalle mafie“. Ora, conclude il sindaco, “bisogna aiutare i cittadini di Brescello a chiudere questa brutta pagina per la loro città”.

di Mattia Caiulo, giornalista professionista


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