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Greenpeace: il 93% della barriera corallina ha perso il colore

ROMA- La Grande Barriera Corallina australiana ha raggiunto

Pubblicato:20-04-2016 14:27
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:36

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grande barriera corallinaROMA- La Grande Barriera Corallina australiana ha raggiunto un livello di sbiancamento mai raggiunto prima, con solo il 7% dei coralli non toccato dagli effetti devastanti dei cambiamenti climatici. È quanto denuncia l’Arc Center of Excellence per Coral reef Studies della James Cook University, in Australia, in uno studio diffuso oggi dopo un’ampia campagna di monitoraggio aerea e sottomarina. Secondo quanto rilevato, il 93% dei 2 mila e 300 kilometri della Grande Barriera Corallina sarebbe oggetto di fenomeni di sbiancamento, e le indagini effettuate sull’area più a nord della Barriera mostrano come la mortalità tra i coralli sbiancati sia tra il 50 e il 90%. “Un evento così estremo non era mai stato osservato prima, segno che il riscaldamento globale, causato dalla nostra dipendenza dalle fonti fossili, sta sancendo la fine di questo paradiso sottomarino- commenta Giorgia Monti, responsabile campagna Mare di Greenpeace Italia- Abbiamo bisogno al più presto di politiche globali che tutelino le aree più vulnerabili dei nostri mari e contribuiscano con rapidità e incisività alla transizione verso un modello di sviluppo sostenibile, basato su energie rinnovabili”. Nonostante da anni gli scienziati richiamino l’attenzione sui pericoli che questo meraviglioso ecosistema marino sta correndo, secondo Greenpeace i dati diffusi oggi confermano che il rischio di perdere per sempre inestimabili patrimoni sottomarini è purtroppo concreto se i governi non interverranno per cambiare subito le proprie politiche energetiche. È necessario abbandonare al più presto i combustibili fossili- carbone, petrolio e gas- per puntare su efficienza energetica e rinnovabili. Così in un comunicato Greenpeace.

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