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Sviluppo, Marini inaugura stabilimento Fucine Umbre di Terni

PERUGIA - “Vorrei tante imprese nella nostra regione come Fucine umbre, capace

Pubblicato:20-04-2016 12:58
Ultimo aggiornamento:16-12-2020 22:36

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MARINI20130318_3850PERUGIA – “Vorrei tante imprese nella nostra regione come Fucine umbre, capace con coraggio di guardare al futuro, investire in innovazione e ricerca, promuovere export ed internazionalizzazione. Ad Antonio Alunni, alla sua impresa, ai lavoratori, il più sincero in bocca a lupo a nome della Regione e di tutta la comunità regionale”. E’ quanto affermato dalla presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, in occasione della cerimonia di inaugurazione, a Terni, del nuovo stabilimento di Fucine Umbre.
La presidente ha ricordato di conoscere da tempo questa impresa ed il suo titolare: “Antonio Alunni è stato uno di quegli imprenditori che ha avuto il coraggio di investire in tempi molto difficili, andando in controtendenza, e soprattutto, ha investito puntando sulla ricerca, sull’innovazione di prodotto e di mercato, ricercando nuovi mercati e promuovendo l’internazionalizzazione. Una strategia – ha osservato Marini – intelligente che si è dimostrata vincente e che la Regione ha accompagnato e sostenuto con risorse comunitarie. Una strategia, che ha contribuito a far crescere questa azienda e con essa l’economia del territorio e l’occupazione”.
La presidente Marini ha voluto sottolineare anche la positiva scelta di Fucine Umbre di favorire e sviluppare il lavoro di squadra, la messa in rete di aziende di settore che ha portato alla costituzione del Polo regionale dell’aerospazio di cui lo stesso Alunni è presidente.
“Come rappresentate della Regione – ha detto la presidente – devo anche ringraziare Alunni perché ci ha aiutati, come istituzione, ad indirizzare in maniera efficacia le risorse pubbliche, a partire da quelle comunitarie. Tanto è vero che per la programmazione 2014-2020 dei Fondi europei abbiamo deciso di intensificare le azioni e le misure a sostegno soprattutto di quelle imprese a maggior vocazione verso l’innovazione, la ricerca e l’internazionalizzazione. Ciò in quanto vogliamo continuare a favorire quel sistema di imprese che possono garantire maggiore competitività, e far crescere così la nostra economia, l’occupazione – ha concluso -, specie quella legata a lavoratori con alta specializzazione”.

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