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ROMA – Si chiamano Jonatan, Tommaso, Lorenzo, Gabriele e Alessio gli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Valdichiana – Chiusi e Montepulciano vincitori del Premio 2024 del progetto di educazione stradale ‘Non buttate via la vita in un secondo’, promosso dall’Associazione Di.Di. Diversamente Disabili in collaborazione con Octo Telematics. Insieme ai docenti Emanuele e Silvia e grazie al Centro di Guida Sicura Aci Sara di Vallelunga, i ragazzi hanno avuto l’opportunità di passare dalla teoria alla pratica, trascorrendo un’intera giornata di formazione su auto a benzina ed elettriche.
Per consentire alle scuole di offrire percorsi formativi alternativi rispetto alla normale attività didattica, Di.Di. E Octo Telematics, infatti, realizzano e propongono agli istituti, da qualche anno, un ciclo di ‘incontri digitali’ gratuiti per i ragazzi delle scuole medie e superiori con l’obiettivo di sensibilizzarli sull’importanza dell’educazione e della sicurezza stradale e della prevenzione degli incidenti stradali. E per far conoscere loro il mondo della disabilità in una prospettiva diversa.
Si tratta di un percorso di 7 video-lezioni, della durata di 15/20 minuti ciascuna, più un incontro finale live, che può essere in presenza o online, con i protagonisti dei video, per rivolgere loro tutte le domande che i ragazzi hanno raccolto durante il percorso.
In più, dallo scorso anno, grazie alla collaborazione con il Centro di Guida sicura Aci-Vallelunga, i ragazzi che inviano loro lavori sul progetto svolto, hanno l’opportunità di vincere un corso di guida di una giornata presso il centro di Vallelunga, per passare, appunto, dalla teoria alla pratica.
Il percorso di Jonatan, Tommaso, Lorenzo, Gabriele e Alessio, vincitori di quest’anno, si è svolto qualche giorno fa in aree del centro attrezzate con tecnologie avanzate per la simulazione di situazioni di pericolo come ostacoli improvvisi, irrigazioni su asfalto a bassa aderenza e simulatori di sbandata, interagendo anche con i moderni sistemi di assistenza alla guida: tutto ciò ha permesso ai partecipanti di imparare, in tutta sicurezza, a gestire le criticità.
Un’esperienza coinvolgente e altamente formativa, come confermato dagli stessi studenti. “Consiglierei il corso a tutti”, ha detto Jonatan e Lorenzo ha aggiunto: “Dovrebbero renderlo obbligatorio per chi guida un’auto”.
Anche i docenti Silvia ed Emanuele, che hanno accompagnato i ragazzi in questo percorso- si legge sul sito di Aci Vallelunga- hanno sottolineato l’importanza di sensibilizzare i giovani alla guida responsabile: “Troppo spesso non diamo il giusto peso all’educazione stradale. Noi crediamo nei giovani e nel loro futuro, per questo abbiamo aderito con entusiasmo al progetto. È stata un’esperienza bellissima, grazie!”.
L’iniziativa- spiegano gli organizzatori- conferma il successo di un progetto che continua a lasciare un segno positivo e contribuisce a sensibilizzare i più giovani per una guida più consapevole e responsabile. Un’iniziativa che, in dieci anni, ha coinvolto oltre 10.000 studenti di istituti scolastici in tutta Italia, con l’obiettivo di diffondere la cultura della sicurezza stradale tra i futuri utenti della strada.
Diversamente Disabili Onlus è stata fondata a gennaio 2013 da Emiliano Malagoli e Chiara Valentini. Emiliano Malagoli, presidente della Onlus, è istruttore della Federazione Motociclistica Italiana, pilota motociclista con disabilità, ha avuto l’amputazione della gamba destra per un incidente in moto quando aveva 36 anni. In pochi mesi è ritornato in moto, fondando successivamente la Onlus Di.Di.
Chiara Valentini è tecnico della Federazione Motociclistica Italiana, ha corso a livello agonistico vincendo il titolo europeo femminile nel 2006, è segretario della Onlus.
Obiettivo della Onlus è quello di offrire ad altri ragazzi con disabilità l’opportunità di ritornare su un due ruote, per passione o mobilità personale. Accanto a questo impegno, negli anni, è stato sviluppato di progetto di educazione stradale ‘Non buttate via la vita in un secondo’ che dà l’opportunità agli studenti partecipanti di parlare direttamente con persone che portano addosso le conseguenze permanenti di un incidente. L’obiettivo è quello di sensibilizzare le persone, fin da giovani, raccontando le storie di chi ha vissuto in prima persona l’esperienza di un incidente stradale e di una disabilità con la convinzione che spesso le lezioni più importanti nella vita sono quelle che si vivono in prima persona.
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