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Calenda contro il Governo: “Misure debolissime per contrastare il caro energia”

Il leader di Azione: "Draghi sta facendo un errore clamoroso e Confindustria supporta solo le grandi aziende anziché tutelare le piccole e medie imprese in sofferenza"

Pubblicato:20-03-2022 16:30
Ultimo aggiornamento:20-03-2022 16:30
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ROMA – Non sono piaciute a Carlo Calenda le iniziative prese dal Governo per cercare di frenare l’impennata dei costi di energia e materie prime. “Tassare del 10% i profitti straordinari dei produttori di energia è meno del minimo sindacale. Sono misure debolissime, questi extra utili si fanno sulle spalle delle piccole, medie e grandi imprese, nonché su quelle dei cittadini – ha dichiarato il leader di Azione a SkyTg24 – Si sta bloccando la filiera della logistica e del trasporto. Draghi sta facendo un errore clamoroso, io sono il suo primo sostenitore ma il Governo ha fatto una manovra troppo debole”.

Per il leader di Azione, “se non buttiamo giù il prezzo della benzina intorno a 1,75 euro al litro, che ci costa un miliardo e mezzo al mese, e non facciamo un’operazione ancora più violenta per quanto riguarda i costi delle imprese, avremo danni sociali ed economici ritardando questo investimento. Intervenendo subito, evitiamo almeno i danni sociali. Possiamo intervenire massicciamente subito aumentando il prelievo sugli extra profitti o pagare molto di più dopo.”.

Ma Calenda ne ha anche per Confindustria, che ha storto il naso leggendo il contento del decreto Taglia prezzi approvato venerdì dal Governo: “Che dicano che questo provvedimento è incostituzionale e sbagliato, dimostra proprio la riduzione del livello di Confindustria a supporto delle grandi aziende, spesso pubbliche, piuttosto che tutela del settore imprenditoriale nel complesso. Il Governo poteva fare di più e Confindustria poteva essere più responsabile nel dire ‘dobbiamo tutelare migliaia di piccole e medie imprese’, non i grandi importatori o produttori di energie. Purtroppo Confindustria oggi dipende più da loro, ed è un grosso problema”, conclude il leader di Azione.


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