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Papa Francesco: “Guerra in Ucraina ripugnante, è un massacro insensato”

Il Pontefice al termine dell'Angelus a piazza San Pietro: "Ogni giorno scempi e atrocità contro bambini e fragili, la comunità internazionale si impegni per fermare il conflitto"

Pubblicato:20-03-2022 13:53
Ultimo aggiornamento:20-03-2022 13:53

papa francesco
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ROMA – “Non si arresta purtroppo la violenta aggressione contro l’Ucraina, un massacro insensato dove ogni giorno si ripetono scempi e atrocità. Non c’è giustificazione per questo. Supplico tutti gli attori della comunità internazionale perché si impegnino davvero nel far cessare questa guerra ripugnante“. Lo dice Papa Francesco al termine dell’Angelus in Piazza San Pietro.

“BAMBINI E FRAGILI SOTTO LE BOMBE, DISUMANO E SACRILEGO”

Il Pontefice prosegue: “Anche questa settimana missili e bombe si sono abbattuti su civili, anziani, bambini e madri incinte. Sono andato a trovare i bambini feriti che sono qui a Roma. A uno manca un braccio, un altro è ferito alla testa. Bambini innocenti. Penso ai milioni di rifugiati che devono fuggire lasciando indietro tutto e provo un grande dolore per quanti non hanno nemmeno la possibilità di scappare. Tanti nonni ammalati e poveri, separati dai propri familiari, tanti bambini e persone fragili restano a morire sotto le bombe senza poter ricevere aiuto e senza trovare sicurezza nemmeno nei rifugi antiaerei“.

“Tutto questo – sottolinea Bergoglio – è disumano, anzi è anche sacrilego perché va contro la sacralità della vita umana. Soprattutto contro la vita umana indifesa che va rispettata e protetta, non eliminata, e che viene prima di qualsiasi strategia. È una crudeltà, disumana e sacrilega, preghiamo in silenzio per quanti soffrono”.


“NON ABITUIAMOCI ALLA VIOLENZA”

Papa Francesco manifesta la sua solidarietà agli ucraini: “Stiamo vicini a questo popolo martoriato, abbracciamolo con affetto e con impegno concreto e con la preghiera. Non abituiamoci alla guerra e violenza, non stanchiamoci di accogliere con generosità, non solo ora ma anche nelle settimane e nei mesi che verranno. Pensiamo a queste donne che, col tempo senza lavoro e separate dai mariti, saranno cercate dagli ‘avvoltoi della società’: proteggiamole per favore”.

“GUERRE E PANDEMIE NON SONO UN CASTIGO DI DIO”

“Quando la cronaca nera ci opprime e ci sentiamo impotenti dinanzi al male, spesso viene da chiedersi: si tratta forse di un castigo di Dio questo? È Lui a mandare una guerra, una pandemia per punirci dei nostri peccati? E perché il Signore non interviene? – aggiunge il Papa da piazza San Pietro – Dobbiamo stare attenti, quando il male ci opprime rischiamo di perdere lucidità e per trovare una risposta facile a quanto non riusciamo a spiegarci finiamo per incolpare Dio, e tante volte la brutta e cattiva abitudine delle bestemmie viene da qui. Quante volte attribuiamo a Lui le nostre disgrazie, attribuiamo le sventure del mondo, a Lui che, invece, ci lascia sempre liberi e dunque non interviene mai imponendosi, solo proponendosi; a Lui che non usa mai violenza e, anzi, soffre per noi e con noi. Gesù, infatti, rifiuta e contesta con forza l’idea di imputare a Dio i nostri mali”.

Il Pontefice conclude: “Da Dio non può mai venire il male perché Egli ‘non ci tratta secondo i nostri peccati’ ma secondo la sua misericordia. Invece di incolpare Dio, dice Gesù, bisogna guardarsi dentro: è il peccato che produce la morte”.

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