NEWS:

Nove sanitari contagiati da collega medico a Castellaneta, Emiliano “Procura indaghi”

L'uomo sarebbe stato a Milano nella prima settimana di marzo e, dopo aver avvertito sintomi la scorsa settimana, non avrebbe rispettato i protocolli dettati dalle autorità sanitarie nazionali

Pubblicato:20-03-2020 14:00
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 17:11
Autore:

michele emiliano
FacebookLinkedInXEmailWhatsApp

BARI – “Ho appreso della vicenda riguardante l’ospedale San Pio di Castellaneta dal direttore generale della Asl Taranto Stefano Rossi, dal direttore del dipartimento di Prevenzione di Taranto Michele Conversano, dal direttore sanitario dell’ospedale San Pio di Castellaneta Emanuele Tato’. Ho telefonato subito al Procuratore della Repubblica di Taranto, Carlo Capristo, per consentirgli di iniziare tempestivamente la sua doverosa indagine. E ho dato indirizzo al dg Rossi di avviare un procedimento disciplinare finalizzato all’eventuale sospensione e successivo licenziamento ove i fatti ipotizzati venissero oggettivamente accertati”. Cosi’ il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano che commenta le nove positivita’ dell’ospedale del tarantino riscontrate tra gli operatori sanitari.

A CASTELLANETA CINQUE REPARTI INTERESSATI DAL CONTAGIO

Si tratta di persone venute in contatto con il medico risultato positivo gia’ nei giorni scorsi, uno dei quattro medici contagiati nella provincia di Taranto. L‘uomo sarebbe stato a Milano nella prima settimana di marzo e, dopo aver avvertito sintomi la scorsa settimana, non avrebbe rispettato i protocolli dettati dalle autorita’ sanitarie nazionali. Cinque i reparti del nosocomio che sarebbero stati interessati dalla diffusione del contagio. Sono in corso decine di tamponi su tutti coloro che hanno avuto contatti con le persone rimaste contagiate. “Ho anche avuto un’importante relazione telefonica sui fatti da parte del sindaco di Castellaneta, Giovanni Gugliotti lui stesso esposto a rischi della condotta del soggetto che, dipendente dell’Ospedale San Pio, aveva proprio il compito di vigilare il rispetto da parte di tutti delle regole di igiene atte a prevenire l’estendersi del contagio. A causa di quanto accaduto saranno probabilmente chiusi molti reparti dell’Ospedale e posti in quarantena moltissimi sanitari. Il danno provocato alla comunita’ e’ enorme. Si aggiunga che molto probabilmente queste condotte violano diverse norme penali che prevedono gravi conseguenze sull’autore dell’eventuale reato”. Medici, infermieri e operatori sanitari “sono i nostri eroi, in prima linea in questa emergenza. Ma se qualcuno tra loro, anche uno solo, non rispetta le regole e le leggi, e si comporta in modo irresponsabile nell’esercizio delle sue funzioni o nella vita privata, mette a repentaglio tutto il sistema sanitario, la vita e la salute dei suoi colleghi e dei pazienti – evidenzia – Non abbiamo fatto altro in queste drammatiche settimane che richiamare l’attenzione sulle basilari forme di prevenzione per i cittadini comuni e tale appello vale a maggior ragione per il personale sanitario. Abbiamo detto in tutte le maniere che bisogna proteggere gli ospedali e chi ci lavora”. “Rispettare le regole non e’ una libera scelta in questo momento, ma un dovere categorico. Dal nostro rigore dipendera’ il successo o l’insuccesso della battaglia contro il coronavirus”, conclude il governatore pugliese.


Le notizie del sito Dire sono utilizzabili e riproducibili, a condizione di citare espressamente la fonte Agenzia DIRE e l’indirizzo www.dire.it