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BOLOGNA – Dopo aver chiuso parchi, orti, cimiteri, aree per cani, ciclabili, nonché transennato giochi e panchine, ora nel bolognese i sindaci mettono nel mirino le troppe uscire per andare al supermercato. Se già ieri il primo cittadino di Granarolo, Alessandro Ricci, si scagliava contro chi compra il pane e il latte freschi tutti i giorni (“si vive lo stesso”), il Comune di Castenaso ha emanato un’ordinanza che va a limitare il numero di capatine all’alimentari.
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Nell’ordinanza firmata ieri dal sindaco Carlo Gubellini si sancisce infatti l’obbligo per i cittadini “di limitare ad un solo membro per nucleo familiare, e per non più di due volte alla settimana, l’uscita dalla propria abitazione per recarsi ad acquistare generi alimentari e gli altri generi consentiti”. Inoltre, recita un altro articolo del provvedimento, “ai soggetti di età superiore a 70 anni è fortemente raccomandato di rimanere presso il proprio domicilio e di evitare ogni tipo di uscita”.
In materia di divieti Castenaso si spinge anche all’interno dei condomini. Infatti, altro articolo, le “aree esterne di pertinenza condominiale potranno essere utilizzate esclusivamente nel rispetto della distanza interpersonale di almeno un metro, con divieto di utilizzo da parte di chiunque degli eventuali giochi presenti in dette aree”.
Infine anche il municipio dell’hinterland bolognese si è lanciato a dare una propria interpretazione del concetto di “prossimità alla propria abitazione” per le passeggiate, alla luce dell’ultima ordinanza della Regione contro le attività sportive e le uscite col cane. “Considerato che occorre contrastare le situazioni di aggregazione o comunque le situazioni che agevolano i contatti tra persone- si legge ancora nell’ordinanza- si prescrive che l’attività motoria (passeggiata per ragioni di salute) o l’uscita con l’animale di compagnia per le sue esigenze fisiologiche, possa svolgersi esclusivamente nel raggio di 300 metri dalla propria abitazione (domicilio o residenza)”. Un raggio d’azione più generoso di quello concesso ad esempio a Molinella, che ieri ha quantificato la “prossimità” in 250 metri.
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