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L’avvocato a De Vito: “Marcè sfruttiamo sta congiunzione astrale” – LE INTERCETTAZIONI

Le intercettazioni dell'inchiesta che ha portato all'arresto di Marcello De Vito. Che sulla vittoria dei 5 stelle a Roma dice: "A Roma avresti vinto pure col Gabibbo"

Pubblicato:20-03-2019 13:08
Ultimo aggiornamento:17-12-2020 14:15
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ROMA – Tra il presidente dell’Assemblea capitolina, Marcello De Vito, e l’avvocato Camillo Mezzacapo c’era “un vero e proprio sodalizio che emerge con lampante evidenza dalle condotte dai predetti poste in essere”, secondo il gip Maria Paola Tomaselli, che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare. 

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“Marce’ dobbiamo sfruttare sta congiunzione astrale, ci rimangono due anni”

“La sussistenza” del sodalizio “viene consacrata nella conversazione registrata in ambientale all’interno dello studio legale di Camillo Mezzacapo in data 4 febbraio 2019” in cui “Mezzacapo e De Vito- si legge ancora nell’ordinanza- discutono dell’attuale congiuntura politica favorevole per massimizzare i loro profitti illeciti e si esprimono in termini assolutamente espliciti. In particolare Mezzacapo afferma in maniera chiara che lui e De Vito devono sfruttare fino in fondo la situazione che si è venuta a creare con la nomina di De Vito a presidente del Consiglio di Roma Capitale”.


In particolare Mezzacapo dice a De Vito: “Questa congiunzione astrale tra… tipo l’allineamento della cometa di Halley. Hai capito cioè secondo me è difficile che si riverifichi così, noi Marce’ dobbiamo sfruttarla sta cosa secondo me, cioè ci rimangono due anni“.

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L’avvocato Mezzacapo “assume il ruolo di vero e proprio procuratore del pubblico ufficiale” e “rappresenta al medesimo come la situazione debba essere sfruttata al massimo in ragione della rilevante circostanza che il di lui potere di influenza e di intervento gia’ consistente in virtu’ dell’incarico rivestito, nonche’ della risalente appartenenza alla parte politica che ha espresso il sindaco di Roma Capitale siano notevolmente amplificati per il fatto che il Movimento risulta essere non piu’ solo al governo della città’ ma al governo del Paese”.

Quindi “tale favorevole congiuntura astrale viene dal Mezzacapo paragonata alla cometa di Halley presentando una serie di eventi difficilmente riproponibile e quindi un occasione da non perdere- sostiene il gip-. Non solo vi è la determinazione a sfruttare il ruolo pubblico di De Vito per fini privatistici e per ottenere lauti guadagni con un atteggiamento e delle modalità assolutamente analoghe a quelle di una logica imprenditoriale ma vi e’ anche una sorta di autopromozione delle attività criminali che secondo gli interlocutori devono intensificarsi quanto più possibile in ragione dell’elevato valore commerciale che la funzione svolta dal De Vito ha assunto in relazione alle responsabilità di governo che il Movimento 5 Stelle ha sia a livello comunale che nazionale”.

DE VITO A MEZZACAPO: AVREMMO VINTO PURE COL GABIBBO

A Roma avresti vinto pure con il Gabibbo”. È un’altra delle frasi pronunciate da Marcello De Vito all’avvocato Camillo Mezzacapo nella conversazione del 4 febbraio che è agli atti dell’inchiesta come intercettazione ambientale.

A proposito della “congiunzione astrale” da sfruttare, Mazzacapo continua a insistere con De Vito sul fatto che sia opportuno approfittarne subito perchè “difficilmente si riverifica una congiunzione astrale dove oggi stai al governo”. Poi l’avvocato prosegue: “Ormai è un dato acclarato, ma dico… tu stai al governo di Roma e tu stai al governo del Paese con la quota di maggioranza…no?”, De Vito risponde “Sì” e Mezzacapo aggiunge: “Hai visto Di Maio che ha rotto il cazzo, non forzare che poi occhio”.

MEZZACAPO A BARDELLI: FACCIAMOCI PREPENSIONAMENTO DIGNITOSO

Il fatto che il M5s sia al governo sia a Roma che a livello nazionale per Camillo Mezzacapo”è la cometa di Halley” e lo dice anche a Gianluca Bardelli, ora agli arresti domiciliari. “Allora – dice ridendo Mezzocapo a proposito di questa occasione imperdibile- adesso hai un anno, se adesso non facciamo un cazzo in un anno… Allora voglio dire, mettiamoci il cappelletto da pesca, io conosco un paio di fiumetti, ci mettiamo là, ci mettiamo tranquilli con una sigarettella, un sigarozzo là, con la canna e ci raccontiamo le storie e ci facciamo un prepensionamento dignitoso”.

Per il gip emerge dunque “una totale mercificazione della funzione pubblica che viene in maniera disinvolta e spregiudicata attraverso un’attività di vera e propria promozione commerciale collocata sul mercato così da realizzare per il pubblico ufficiale e il suo agente il massimo del profitto e consentirgli di affrontare i tempi che seguiranno la eccezionale congiuntura favorevole, attualmente presente, con assoluta tranquillità”.

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