
VENEZIA – Una delegazione di pescatori ha manifestato oggi davanti a palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, per chiedere una soluzione strutturale ai problemi di porto Pila, nel polesine, in provincia di Rovigo.
Accolti nel palazzo, i pescatori hanno incontrato una delegazione di consiglieri evidenziando il problema dell’interramento delle bocche a mare che non permette il passaggio dei pescherecci e limita il ricambio d’acqua. Il che, spiegano, danneggia i molluschi e gli affari.
Un piano di interventi strutturali “c’è già, lo ha fatto Maurizio Conte quando era assessore”, nella scorsa legislatura, sottolinea il vice presidente del Consiglio Bruno Pigozzo, che questa mattina ha sostituito nell’incontro il presidente Roberto Ciambetti (era sul volo di ritorno dalla Russia dove si è recato da l’osservatore delle elezioni). Peccato che, anche se il piano c’è, “mancano i fondi per attuarlo“, che ammontano a “diversi milioni di euro”, aggiunge Pigozzo.
Ora “vanno reperite le risorse a livello comunitario, nazionale e regionale”, interviene il capogruppo di Fratelli d’Italia Sergio Berlato, ricordando che i pescatori lamentano anche il ritardo negli interventi spot, effettuati periodicamente, e che è dovuto sostanzialmente ai “vincoli del Parco del Delta del Po“.
Dopo aver incontrato i consiglieri regionali, i pescatori si sono spostati a palazzo Balbi, dove hanno incontrato una rappresentanza della giunta regionale.

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